Cervicalgia: come riconoscerne i sintomi, curarla e prevenirla

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La cervicalgia è un disturbo muscolo-scheletrico molto diffuso tra la popolazione, caratterizzato da numerosi sintomi, alcuni dei quali additabili direttamente al problema, altri conseguenza di uno stato di stress e sovraccarico generale dell’organismo.

SINTOMI:  Tra i sintomi più comuni: dolore al collo, che si presenta con muscolatura contratta, rigida e dolente alla palpazione tanto da rendere difficili i movimenti del capo (es. rotazione o inclinazione); mal di testa, cefalea, emicrania, senso di sbandamento, di offuscamento generale, di “camminare sulle nuvole”, talvolta comparsa di vertigini e giramenti di testa, nausea e vomito, stanchezza cronica, disturbi del sonno.

FATTORI DI RISCHIO: i fattori di rischio sono la sedentarietà, l’assunzione di posture scorrette (es. la dattilografa o lo studente che sono ore ed ore piegati in avanti sui libri e sulla tastiera del pc, i camionisti, gli agenti di commercio; guardare la tv dal letto, col capo ruotato sempre da una parte), ma anche discopatie, fattori traumatici (infortuni sul lavoro, impiego della testa per trasportare i pesi, colpo di frusta, lesioni traumatiche pregresse), ernia cervicale, artrosi cervicale, stress, utilizzo di cuscini inadeguati. C’e’ chi è predisposto alla cervicalgia per difetti occlusali (rapporto tra arcata dentale superiore o inferiore) o del campo visivo (a partire dagli strabismi e i difetti di accomodazione) che possono generare, a loro volta, ipercifosi dorsale o iperlordosi lombare, come pure un aumento delle normai curvature fisiologiche della colonna.

DIAGNOSI: Lo specialista, ortopedico o fisiatra, mediante determinati movimenti e precisi esami tattili, riesce a diagnosticare una semplice cervicalgia. Nei casi più severi, in presenza di dolori persistenti al collo o braccia e mani o per sospette ernie discali che comprimono i nervi, possono essere richiesti esami più approfonditi, che vengono eseguiti mediante Rx (Radiografia), Tac (Tomografia Assiale Computerizzata), Rm (Risonanza Magnetica), Elettromiografia (per esaminare il funzionamento della radice dei nervi e dei muscoli scheletrici). CURA: In caso di cervicalgia, la terapia generalmente adottata si basa sul ricorso iniziale, durante la fase acuta, ad analgesici e antiflogistici e, in alcuni casi, a infiltrazioni di anestetici locali o corticosteroidi. Un’altra tipologia di farmaci che viene talvolta prescritta è quella dei miorilassanti.

Se la cervicalgia è stata provocata da un trauma (es.il colpo di frusta), si può ricorrere al collare ortopedico che, salvo indicazione contraria, non dovrebbe essere portato per più di due-tre settimane. Risolta la fase acuta, si può passare alla fisioterapia, studiata a seconda della situazione. In alcuni casi si utilizzano anche altri tipi di terapie, come l’elettroanalgesia, la massoterapia, la termoterapia e la manipolazione. Raramente si arriva a un’indicazione chirurgica per cervicalgia. Gli interventi sono eseguiti in microchirurgia, con rare complicazioni e risultati complessivamente molto buoni. PREVENZIONE: L’arma migliore, anche in caso di cervicalgia, resta la prevenzione: evitate colpi d’aria, spifferi e repentini cambi di temperature; è bene non leggere a letto e non scegliere cuscini troppo alti.

Riservate i tacchi alti alle serate di gran gala, in quanto alternano le curvature naturali della colonna vertebrale, sforzando continuamente i muscoli della schiena e del collo per mantenere un equilibrio postulare innaturale. Chi svolge lavori d’ufficio, deve collocarsi il pc di fronte, usando una sedia che consenta di stare dritti con la schiena, senza proiettare il collo in avanti. Da evitare il lavoro prolungato senza pause, alzandosi ogni mezzora dalla propria postazione e muovendosi un po’.

Quando si parla al telefono e, nel frattempo, si hanno le mani occupate in un’altra attività, bisogna assolutamente evitare di “incastrare” la cornetta o il cellulare tra il collo e le spalle, inclinando la testa in modo innaturale: questa postura costringe la muscolatura di collo e spalle a un superlavoro per ricercare un equilibrio precario e la indolenzisce. Meglio finire di fare ciò che si sta facendo e poi usare il telefono. Alcuni semplici esercizi, eseguiti la mattina o la sera per cinque minuti in serie da cinque ripetizioni ciascuno, possono alleviare il dolore cervicale: stando in piedi o seduti, piegate lentamente la testa in avanti e poi indietro, fermandovi qualche istante nella posizione di partenza. L’esercizio va poi ripetuto spostando al testa di lato, verso sinistra e verso destra. Un esercizio molto utile si svolge stando in piedi e inclinando di lato il collo: con la mano del lato verso cui si è piegato il collo, spingete con dolcezza la testa verso il basso, per esercitare una lieve tensione ai muscoli cervicali. L’esercizio va effettuato mantenendo per qualche istante la posizione e poi cambiando la parte verso cui si piega il capo.

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