La cervicalgia è un disturbo muscolo-scheletrico molto diffuso tra la popolazione, caratterizzato da numerosi sintomi, alcuni dei quali additabili direttamente al problema, altri conseguenza di uno stato di stress e sovraccarico generale dell’organismo.
SINTOMI: Tra i sintomi più comuni: dolore al collo, che si presenta con muscolatura contratta, rigida e dolente alla palpazione tanto da rendere difficili i movimenti del capo (es. rotazione o inclinazione); mal di testa, cefalea, emicrania, senso di sbandamento, di offuscamento generale, di “camminare sulle nuvole”, talvolta comparsa di vertigini e giramenti di testa, nausea e vomito, stanchezza cronica, disturbi del sonno.
DIAGNOSI: Lo specialista, ortopedico o fisiatra, mediante determinati movimenti e precisi esami tattili, riesce a diagnosticare una semplice cervicalgia. Nei casi più severi, in presenza di dolori persistenti al collo o braccia e mani o per sospette ernie discali che comprimono i nervi, possono essere richiesti esami più approfonditi, che vengono eseguiti mediante Rx (Radiografia), Tac (Tomografia Assiale Computerizzata), Rm (Risonanza Magnetica), Elettromiografia (per esaminare il funzionamento della radice dei nervi e dei muscoli scheletrici). CURA: In caso di cervicalgia, la terapia generalmente adottata si basa sul ricorso iniziale, durante la fase acuta, ad analgesici e antiflogistici e, in alcuni casi, a infiltrazioni di anestetici locali o corticosteroidi. Un’altra tipologia di farmaci che viene talvolta prescritta è quella dei miorilassanti.
Se la cervicalgia è stata provocata da un trauma (es.il colpo di frusta), si può ricorrere al collare ortopedico che, salvo indicazione contraria, non dovrebbe essere portato per più di due-tre settimane. Risolta la fase acuta, si può passare alla fisioterapia, studiata a seconda della situazione. In alcuni casi si utilizzano anche altri tipi di terapie, come l’elettroanalgesia, la massoterapia, la termoterapia e la manipolazione. Raramente si arriva a un’indicazione chirurgica per cervicalgia. Gli interventi sono eseguiti in microchirurgia, con rare complicazioni e risultati complessivamente molto buoni. PREVENZIONE: L’arma migliore, anche in caso di cervicalgia, resta la prevenzione: evitate colpi d’aria, spifferi e repentini cambi di temperature; è bene non leggere a letto e non scegliere cuscini troppo alti.
Riservate i tacchi alti alle serate di gran gala, in quanto alternano le curvature naturali della colonna vertebrale, sforzando continuamente i muscoli della schiena e del collo per mantenere un equilibrio postulare innaturale. Chi svolge lavori d’ufficio, deve collocarsi il pc di fronte, usando una sedia che consenta di stare dritti con la schiena, senza proiettare il collo in avanti. Da evitare il lavoro prolungato senza pause, alzandosi ogni mezzora dalla propria postazione e muovendosi un po’.