Nel corso degli ultimi anni i programmi nucleari e missilistici nordcoreani sono stati causa di diverse sanzioni, sia da parte dell’Onu e della Ue, sia da parte dei singoli paesi
Quello di oggi è stato il quarto test nucleare attuato dalla Corea del Nord e potrebbe comportate un inasprimento delle sanzioni già imposte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dall’Unione europea contro Pyongyang. Nel corso degli ultimi anni i programmi nucleari e missilistici nordcoreani sono stati causa di diverse sanzioni, sia da parte dell’Onu e della Ue, sia da parte dei singoli paesi.
Il Consiglio di Sicurezza Onu ha imposto e ampliato sanzioni per quattro volte, in seguito al test missilistico del luglio 2006, ai test nucleari dell’ottobre 2006 e del maggio 2009 e al lancio di un razzo il 12 dicembre 2012. Le sanzioni comportano, sa parte di tutti i Paesi membri, l’embargo sulla vendita, la fornitura e il trasferimento di armi e materiale bellico alla Corea del Nord, e in più il divieto di ottenere questo tipo di materiale dalla Corea del Nord; il divieto sull’import e l’export di numerosi prodotti e tecnologie contenute in un elenco dettagliato dell’Onu; il divieto all’export di beni di lusso; il congelamento di fondi e risorse della Corea del Nord; il divieto d’ingresso nel territorio di persone nominate in un elenco Onu; la cooperazione tra i paesi Onu per prevenire il traffico illecito di armi nucleari, chimiche o biologiche, di missili balistici e delle relative tecnologie e materiali.
Gli Stati Uniti d’America, dal canto loro, hanno imposto una serie di sanzioni che prevedono soprattutto il sequestro di beni di tutte le persone o le entita’ legate al traffico di armi con la Corea del Nord, al riciclaggio di denaro, alla contraffazione, al contrabbando di denaro contante e al traffico di droga. Inoltre, nessuna imbarcazione americana puo’ battere bandiera nordcoreana. Tutte le importazioni di beni, servizi e tecnologie dalla Corea del Nord devono essere autorizzate dal governo Usa.
L’Unione Europea, invece, ha una propria lista di prodotti off-limit per l’export verso la Corea del Nord, in più ha stilato un elenco di persone ed entita’ alle quali e’ vietato recarsi nel Paese o colpite da provvedimenti di congelamento dei fondi. Infine, ha rafforzato le ispezioni dei cargo e le attivita’ di vigilanza delle istituzioni finanziarie europee con banche che hanno sede in Corea del Nord.
La Corea del Sud, dopo l’affondamento di una corvetta sudcoreana nel marzo 2010 da parte di Pyongyang, ha vietato gli scambi commerciali con il Paese e gli investimenti nel Nord, ad eccezione di una zona industriale gestita dalle due Coree.
Il Giappone ha iniziato il rafforzamento delle proprie sanzioni contro la Corea del Nord. Il primo ministro Shinzo Abe ha indicato che Tokyo aumenterà le procedure di controllo dell’immigrazione di dipendenti di un’organizzazione pro-nordcoreana in Giappone. Le sanzioni gia’ in vigore comprendono un embargo commerciale totale con la Corea del Nord e il divieto di emettere visti ai cittadini nordcoreani. E anche i trasferimenti finanziari di residenti in Giappone verso la Corea del Nord sono soggetti ad autorizzazione da parte del governo.
L’Australia, infine, ha imposto sanzioni finanziarie, come restrizioni alle transazioni che riguardano individui o entità legati a programmi nucleari o balistici della Corea del Nord. Inoltre ha imposto il divieto di emettere visti ai nordcoreani e vietato l’accesso nei suoi porti alle navi di Pyongyang.