Oggi con l’avvento dei nuovi telefonini di ultima generazione siamo senza ombra di dubbio degli “smartphone-dipendenti”: tra Facebook, Whatsapp, Instagram, Youtube, Shazam, ecc. condividiamo in ogni istante selfie, mandiamo email in modo veloce dal telefonino, usiamo i social in mobilità e riusciamo a restare sempre in contatto con i nostri amici anche lontani.
Ma vi ricordate com’era prima?
L’antenato dell’iPhone era sicuramente il mitico Nokia 3310 (uscito nel 2000), ed ancor prima lo Startac (lanciato nel 1996). Chi è della generazione in cui sono esistiti si ricorderà certamente cosa facevamo con questi cellulari: a scuola, per organizzare gli incontri e le uscite con gli amici, nei momenti di noia ed anche per provarci con le ragazze. Con questi era tutta un’altra cosa perché era diverso lo strumento e diverso, di fatto, il linguaggio.
Per rinfrescare un pò la memoria, e per i più nostalgici, ecco le 10 cose che facevamo con i cellulari prima degli smartphone.
- Le ricariche spese per i messaggi
Ora grazie a Whatsapp ed i vari “messenger” è possibile mandare migliaia di messaggi e file multimediali gratis, ma prima si finivano ricariche telefoniche intere in sms, per giunta rigorosamente di 160 caratteri (guai ad andare oltre di una sillaba!) che costavano decisamente un botto anche perché non c’erano queste offerte per i messaggi da parte dei gestori telefonici.
- T.V.B o T.V.T.B.
Per via del poco spazio bisogna ingegnarsi! E via allora di sigle come TVB, TVTB, TAT, TVUMD e tante altre.
- L’inserimento con il T9
Molto più facile oggi con la tastiera sul display. Ma prima di questo c’erano i tasti, del numero di 12, e per mandare messaggi si doveva ricorrere al magico sistema T9, che pur velocizzando la scrittura, si consumavano sempre i pulsanti.
- Le cover intercambiabili
Per fare il figo con gli amici c’era quella finta di Gucci, o quella tamarra con i draghi oppure quella della squadra del cuore…Insomma ce n’erano di ogni colore e versione per tutti i gusti!
- Tutto il testo attaccato per risparmiare spazio
Come già accennato in precedenza per via del poco spazio bisognava utilizzare il poco spazio messo a disposizione letteralmente “al massimo”. In che modo? Ovvio: niente inutili spazi, tutto il testo attaccato e le maiuscole per dividere le parole.
- Le suonerie
Come non si possono dimenticare le suonerie dei cellulari. Dai modelli in cui si potevano direttamente crearle in libertà, fino a tutti quei servizi per scaricarle o riceverle in abbonamento che proponevano con quei tremendi spot in televisione. E poi con gli amici si faceva a gara per chi aveva la suoneria più bella.
- Il “risp subito”
Come ricevuta di lettura del messaggio non c’era la doppia spunta blu di Whatsapp, ma si usava il “risp subito” o “risp sul mio” oppure anche solo ”Risp”. Ed è allora che partiva l’ansia, se avevi visto il messaggio dovevi rispondere subito!
- Non ho soldi? Via con gli squilli
Per far capire che avevate terminato il credito e quindi di richiamare, o solo per mandare un pensiero, ecco che partivano gli squilli. I veri professionisti poi scorrevano la rubrica per far partire lo squillino a tutti i contatti, se poi qualcuno (o qualcuna 😉 ) rispondeva via col messaggino! Ah non dimentichiamoci poi della fastidiosa chiamata con l’addebito.
- I tornei di Snake
Le leggende narrano di fantomatici record a 9 cifre, per non parlare di quelle persone che si sono “slogate i pollici” giocando a Snake, il giochino più diffuso tra i banchi di scuola (specialmente nelle ultime file) e nelle sale d’attesa nei primi anni 2000.
- Personalizzare il telefono con i loghi
Purtroppo lo schermo dei vecchi telefonini non era dei più tecnologici per quanto riguarda l’uso di sfondi o screensaver, ma questo non era però un problema per chi voleva personalizzare il proprio cellulare rendendolo più “cool”. Si potevano infatti scaricare i loghi per personalizzare il telefono, tra cui da ricordare il simbolo della Nike e il dito medio, per non parlare delle faccine. Insomma non ci si poteva lamentare della vasta scelta.