Quando si utilizza il detto “si è quel che si mangia”, è senz’altro riferito al fatto di seguire una sana ed equilibrata alimentazione per mantenersi in perfetta salute, e non che questa possa addirittura avere effetti sulla nostra personalità.
Attraverso uno studio si è dimostrato come la generosità sia particolarmente legata all’alimentazione, ed entrando più nel dettaglio si direbbe che la “caritatevolezza” sarebbe connessa ai livelli di serotonina, un neurotrasmettitore legato alle sensazioni di benessere. Durante la ricerca gli scienziati hanno somministrato ai volontari un integratore alimentare a base di L-Tryptophan, il precursore biochimico della serotonina. Mentre ad una parte del gruppo è stato somministrato un composto neutro, per constatare la presenza di eventuali effetti placebo.
I soggetti sono stati in seguito monitorati nelle situazioni in cui dovevano fare una donazione, osservando se e quanto denaro elargivano. Dal test è emerso che i campioni a cui era stato somministrato l’integratore erano più propensi ad effettuare donazioni più generose, anche in confronto ai partecipanti a cui era stato somministrato il placebo. Stando a tale dimostrazione, i ricercatori sostengono che il cibo che mangiamo possa influenzare le nostre capacità cognitive ed il nostro modo di pensare.