Droni della polizia in arrivo sui cieli italiani

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Con un po’ in ritardo rispetto ad altri paesi europei, parte la sperimentazione dei Droni per il personale di Polizia italiano. Monitoraggio del territorio con un occhio al futuro

Pochissimi giorni fa il Ministero dell’Interno italiano ha indetto un bando per provare a modernizzarsi, come? Attraverso la sperimentazione e l’utilizzo da parte del personale della Polizia di Stato di “Sistemi Aeromobili di Pilotaggio Remoto” nel gergo comune detti droni. Con un mercato in continua espansione e ricco di soluzioni sempre più sofisticate e all’avanguardia, questa iniziativa da parte del governo italiano è sicuramente apprezzabile, anche se arriva in ritardo rispetto ad altri paesi europei.

Le caratteristiche che i droni della polizia dovranno avere sono le seguenti:

  • Peso inferiore ai 25 kg
  • Permanenza in volo comunque superiore ai 60 minuti
  • Facile Trasportabilità
  • Raggio d’azione 5 – 6 km
  • Certificazione Enac/Arma aerea
  • Capacità di carico di almeno 5 kg
  • Pilotaggio remoto attraverso tablet o PC

droni poliziaLa fase di sperimentazione inizierà a breve e, se tutto andrà come si spera, il servizio si amplierà su scala nazionale. Non è nuovo l’interesse da parte degli organi di pubblica sicurezza nei confronti dei droni (voci di corridoio parlano di droni militari per la protezione di alcune aree romane durante il Giubileo).

Saverio Urso, direttore del Servizio aereo della Polizia di Stato, ha dichiarato che l’utilizzo dei droni della polizia si concentrerà su operazioni che riguardano il monitoraggio del territorio, grazie a sensori e videocamere di bordo, aiutando ad abbassare i costi in modo non indifferente.

Il drone può fare soprattutto due cose: la prima estendere il numero di operatori, con un vantaggio anche sulla velocità di intervento. Infatti, non essendo i Reparti volo presenti in ogni città, un operatore di una qualsiasi questura potrebbe effettuare un primo sopralluogo con un drone, se non l’intero servizio, con un conseguente risparmio di risorse umane ed economiche. La seconda, non meno importante, l’abbattimento dei costi di gestione: i prezzi di droni che potrebbero fare al caso nostro partono dagli 800-1.000 euro, una cifra irrisoria se confrontata con le migliaia di euro del costo di una singola ora di volo di un nostro elicottero. Paradossalmente si può dire che anche perdendo un drone ad ogni missione, la nostra Amministrazione risparmierebbe rispetto al far alzare in volo un elicottero.

Immaginate tutte le possibili applicazioni: ad esempio un controllo costante 24 su 24 di grandi arterie urbane come i Raccordi Anulari. Grazie a questi droni potremmo avere una tempestiva segnalazione di incidenti o code e questo migliorerebbe alcuni aspetti delle nostre strade, per dirne una. I limiti a tutto questo sono legati solo alla nostra fantasia: se la macchina dello stato sarà efficiente, questo potrebbe divenire presto realtà nei nostri cieli!

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