Si chiama Eliodomestico, ha ottenuto il premio Core77Award for Social Impact ed è un’invenzione tutta italiana, realizzata dal giovane designer Gabriele Diamanti che ne aveva creato un prototipo in occasione della tesi di laurea. E’ stato ideato per tutti i luoghi caratterizzati da estrema siccità o assenza di sorgenti d’acqua potabile. Dopo un impiego nello studio del designer giapponese Makio Hasuike, Diamanti, mettendosi in proprio con altri soci, ha potuto perfezionale la sua invenzione… semplice, economica ed efficiente, da utilizzare in tutti i luoghi caratterizzati da estrema siccità o assenza di sorgenti d’acqua potabile. Eliodomestico è un distillatore open source, in grado di trasformare l’acqua salata o salmastra in acqua potabile. Il meccanismo è molto simile a quello di una caffettiera rovesciata. Il dispositivo è costituito da un contenitore di metallo nero in cui mettere l’acqua da depurare.
Il colore scuro permette al liquido di raggiungere una temperatura di 90 gradi. L’acqua, purificata, evapora e grazie ad una leggerissima sovrapressione, scende verso il basso, lungo un tubicino. Una volta che il vapore scende, viene intrappolato nel coperchio conico di una ciotola posta sul fondo del vaso. Anche in questa fase il materiale chiave è il metalloche permette al vapore di condensarsi , ritornando sotto forma liquida, senza la salinità iniziale e dunque potabile e adatto agli usi domestici. Eliodomestico, pensato per i Paesi afflitti da scarsità di risorse idriche, si ispira, anche nell’aspetto, alle abitudini e tradizioni dei popoli ai quali è maggiormente rivolto. I materiali e le decorazioni, infatti, riprendono i vasi in terracotta fabbricati dalle popolazioni africane ed indiane.
Inoltre, la forma bombata ma piatta sul fondo, e il peso contenuto, ne consentono il trasporto sulla testa, cosa assai comune presso molti Paesi del sud del mondo. La semplicità della struttura e la facile reperibilità dei materiali fa sì che il depuratore possa essere costruito direttamente in loco e che anche i pezzi di ricambio siano recuperabili in maniera semplice ed economica, con una resa quotidiana di 5 litri di acqua potabile. Il suo inventore ci tiene a rimarcare lo scopo sociale della sua invenzione: diffondere l’Eliodomestico senza guadagnarci, con l’idea di migliorare le condizioni di vita di popolazioni che soffrono per la mancanza di risorse idriche. Dunque, speculatori senza scrupoli astenersi, l’eliodomestico è opensource!