E’ stato riattivato alle 14 di oggi il sito Internet dell’Arpa Campania, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, che svolge attività di monitoraggio, prevenzione e controllo. L’Arpac è l’Ente strumentale della Regione che, fra gli altri compiti, acquisisce, elabora, verifica e diffonde i dati sull’inquinamento dell’aria in base ai quali i Comuni possano eventualmente disporre provvedimenti. E’ stato probabilmente il black out di 5 giorni, dal 31 dicembre alle 14 di oggi, a causare una querelle con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che, a causa dello sforamento del limite tollerabile di 35 giorni annui per le polveri sottili (conosciuto come PM10), proprio l’ultimo giorno dell’anno aveva decretato lo stop alle auto, comprese le euro 4. L’interruzione del collegamento Internet, ripristinato nel primo pomeriggio di oggi da Telecom dopo una richiesta formale inviata ieri dal Commissario Pietro Vasaturo, ha infatti impedito una pronta verifica dell’evolversi della situazione che l’Agenzia divulga quotidianamente sul sito istituzionale. Vista l’ampia partecipazione dei napoletani al dispositivo di blocco, complice la pioggia (annunciata da una nota della protezione civile già sabato pomeriggio), il primo cittadino ha infatti revocato domenica scorsa il provvedimento estremamente restrittivo ritornando all’applicazione di un’ordinanza più soft che, fino a marzo, stabilisce lo stop ai veicoli a targhe alterne e secondo fasce orarie, consentendo una più semplice mobilità. Una decisione assunta nonostante lo stesso sindaco abbia sottolineato ai cronisti che era stato impossibile contattare gli uffici dell’Arpac di domenica mattina e che, secondo alcuni, sarebbe stato più saggio adottare con dati certi e continui di calo del PM10. Che sia stato il rispetto del blocco, e/o le variate condizioni metereologiche, fatto sta che da fine anno ad oggi i valori delle pericolose “polveri sottili” sono decisamente in calo. Il report di oggi (che verifica i dati dall’una alle 24 di ieri 4 gennaio) registra medie sotto il limite dei 50 milligrammi per micron in tutte e sei le centraline situate nel capoluogo campano con punte massime di 31 e 28 (Museo nazionale e Ferrovia), punte medie di 24 e 23 (Osservatorio Astronomico e via Argine) e punte minime di 14 e10 (Ospedale Santobono e Ospedale Nuovo Pellegrini). Una situazione decisamente migliore di quella registrata, ad esempio, nei Comuni di Casoria e Pomigliano (Area Asi), dove il PM10 ha sfiorato i limiti arrivando a una media di 46 e 41. E un unico sforamento nel comune di San Vitaliano con una media di 56.