Gli Emirati Arabi finanziano con 5 milioni di dollari le ricerca per aumentare le piogge

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Ad Abu Dhabi sono stati annunciati i vincitori del primo ciclo del Programma di Ricerca degli Emirati Arabi Uniti per l’aumento delle precipitazioni piovose (UAE Research Program for Rain Enhancement Science). L’iniziativa, che ha il patrocinio di Sua Altezza lo Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, Vice Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, si è svolta con una cerimonia nell’ambito della Settimana della Sostenibilità 2016.

Ad aggiudicarsi il finanziamento da 5 milioni di dollari messo a disposizione dalla prima edizione del Programma sono stati gruppi di ricerca provenienti da Giappone, Emirati Arabi Uniti e Germania.

Il programma di ricerca degli EAU sull’aumento delle precipitazioni piovose ha deciso di premiare quei progetti che offrivano idee creative e innovative sulle previsioni e sul controllo delle nuvole, sulla modellazione delle nuvole e sull’utilizzo di agenti per l’inseminazione delle nuvole.

Il programma ha dato il via a una nuova ricerca scientifica relativa all’aumento dei livelli di precipitazione piovose su scala globale, attraverso il progresso della scienza, della tecnologia e delle tecniche di implementazione, e aumentando i livelli di pioggia per garantire la sicurezza idrica negli EAU e in altre regioni aride e semi-aride.

Nel corso delle operazioni di inseminazione delle nuvole, il programma ha quattro obiettivi principali: migliorare il livello di ricerca e innovazione nel settore; approfondire le conoscenze scientifiche sull’aumento delle precipitazioni; sviluppare tecniche all’avanguardia nell’ambito delle pratiche e delle operazioni di innalzamento delle precipitazioni; e, infine, accelerare e costruire ulteriori competenze nel settore sia a livello locale che globale.

I tre scienziati vincitori a capo dei gruppi di ricerca che riceveranno il finanziamento di 5 milioni di dollari per questo ciclo sono:

  • Masataka Murakami, Visiting Professor dall’Institute for Space-Earth Environmental Research, Università Nagoya (Giappone), per il suo lavoro svolto sull’aumento delle precipitazioni piovose nelle regioni aride e semi-aride. Il progetto del Professor Murakami riguarda innovativi algoritmi e sensori atti ad identificare le nuvole più adatte per l’inseminazione. Ricercatori dalle Università di Tokyo e dall’Agenzia Meteorologica del Giappone hanno contribuito a questo progetto di ricerca.
  • Linda Zou, Professore di Ingegneria Chimica e Ambientale del Masdar Institute of Science and Technology (EAU), per il suo lavoro svolto sull’utilizzo delle nanotecnologie per accelerare la condensazione dell’acqua. La ricerca della Prof. Zou approfondisce le diverse modalità di utilizzo delle attuali conoscenze sulle nanotecnologie per sviluppare i materiali di inseminazione delle nuvole e rendere più efficiente la formazione di gocce di pioggia. Hanno contribuito al lavoro della Prof. Zou anche membri dell’Università Nazionale di Singapore e dell’Università di Belgrado.
  • Volker Wulfmeyer, Direttore Generale, Professore e Presidente di Fisica e Meteorologia presso l’Istituto di Fisica e Meteorologia dell’Università di Hohenheim (Germania), per il suo lavoro svolto sull’ottimizzazione dell’inseminazione delle nuvole. Il lavoro del Prof. Wulfmeyer mira a studiare nel dettaglio le zone di convergenza e i cambiamenti nella copertura del suolo per aumentare i livelli di precipitazione.

Riguardo l’impatto del programma di ricerca degli EAU sull’aumento delle precipitazioni piovose, Sua Altezza lo Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan ha affermato: “Vista la nostra costante attenzione per l’innovazione, le partnership di alto livello e lo sviluppo di competenze scientifiche, gli Emirati Arabi Uniti hanno perseguito attivamente un’agenda scientifica e tecnologica. Il Programma di Ricerca degli EAU sull’aumento delle precipitazioni piovose è perfettamente in linea con la Strategia di Innovazione Nazionale che abbiamo lanciato all’inizio dell’anno scorso”.

Questo programma di rilevanza mondiale offre un’opportunità per gli EAU per fare veramente la differenza nella ricerca globale di nuove opzioni e soluzioni per i temi legati alla sicurezza idrica. Il programma aiuterà a posizionare la nostra nazione come un centro internazionale per la ricerca avanzata e l’innovazione in quest’area critica dell’ottimizzazione delle risorse”, ha aggiunto.

Alya Al Mazroui, Program Manager del Programma di Ricerca degli EAU sull’aumento delle precipitazioni piovose, ha dichiarato: “Il primo anno del Programma si è concluso con successo e ha attirato proposte di ricerca da tutto il mondo. Il contributo da parte dell’Italia è stato particolarmente significativo, con approcci innovativi alla ricerca sull’aumento delle precipitazioni piovose nonché la presentazione di un progetto innovativo”.

Crediamo che una cooperazione rafforzata tra EAU e Italia possa portare a risultati promettenti nella ricerca comune sulla sicurezza idrica. A tal fine, nel secondo ciclo del programma, ci piacerebbe ricevere molte altre proposte da scienziati ed esperti italiani di tecnologia, a beneficio di coloro che stanno affrontando problemi di sicurezza idrica in tutto il mondo”, ha aggiunto.

Lanciato dal Ministero degli Affari Presidenziali degli EAU all’inizio del 2015 e gestito dal Centro Nazionale di Meteorologia e Sismologia (NCMS) degli EAU, il Programma di Ricerca degli EAU sull’aumento delle precipitazioni piovose è un’iniziativa ambiziosa di portata globale concepita per stimolare la ricerca su come aumentare i livelli di precipitazioni piovose. Il programma ha come scopo quello di accelerare la sicurezza idrica tramite la cooperazione internazionale nella ricerca e nello sviluppo scientifico nell’ambito dell’aumento delle precipitazioni piovose.

A seguito del suo lancio nel gennaio 2015, il programma ha attirato la partecipazione di 325 scienziati affiliati a 151 organizzazioni rappresentando un insieme diversificato di enti e individui governativi e non, privati e pubblici, nazionali e stranieri.

Le iscrizioni sono attualmente aperte per il ciclo 2016 al sito http://www.uaerep.ae.

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