Ideato un dispositivo che esamina tutto quello che ingeriamo

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Contro l’obesità, un problema grave che affligge da tempo la maggior parte della popolazione, sono state ideate nel corso degli anni moltissime iniziative e campagne atte a prevenirla e contrastarla.

Inoltre tutte le ricerche condotte sui soggetti interessati negli studi sulle diete, si sono sempre basate su dati auto-dichiarati dagli stessi soggetti coinvolti negli studi. Ciò non potrebbe dare garanzie riguardo l’accuratezza dei dati raccolti, in quanto i soggetti possono facilmente non tener conto di ciò che hanno realmente mangiato.

Per far fronte a questo problema, due ricercatori dell’Università del Texas hanno messo a punto un dispositivo in grado di misurare tutto quello che viene ingoiato, denominato “Automated Ingestion Detection” (AID). Tramite questo congegno quindi tutto quello che viene ingerito risulta misurato e conteggiato, riuscendo così a dare una maggiore garanzia sulle complete e corrette analisi delle abitudini alimentari dei pazienti e dei soggetti studiati, riportando accuratamente quando hanno mangiato qualcosa e quale è stata la lunghezza dei pasti consumati.

Per quanto riguarda l’hardware del dispositivo non è molto complicato, si tratta essenzialmente di un apparecchio indossabile costituito da un collare con due microfoni che vengono applicati al collo del soggetto. La parte più complessa risulta invece il software di analisi, che è stato ideato per riconoscere correttamente l’ingestione di solidi e liquidi, dovendole distinguere da altre circostanze che potrebbero essere confuse come parlato o altri suoni di vario tipo.

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