AnTuTu è l’applicazione Android di benchmarking più popolare del mondo e vanta oltre 100 milioni gli utenti. Come ogni fine anno, è tradizione fare una classifica dei migliori smartphone, quelli più potenti e performanti, nonché quelli che hanno raggiunto i migliori punteggi. Ieri Antutu ha pubblicato la classifica dei 10 smartphone più potenti del 2015. Ricordiamo che l’applicazione Antutu, ha recentemente ricevuto un importante aggiornamento che ha stravolto il sistema di calcolo dei punteggi, dando maggiore priorità alle prestazioni grafiche rispetto al resto.
Passando alla classifica, notiamo come iPhone 6s e 6s Plus (che hanno lo stesso punteggio) vincano a mani basse la competizione, piazzandosi nettamente molto più in alto rispetto agli altri. Il merito di questo risultato è da attribuire alla nuova piattaforma Apple A9 che si presenta come la più potente al momento sul mercato.
40.000 punti più in basso troviamo il nuovo Huawei Mate 8, in seconda posizione, il quale ottiene 92746 punti. Mate 8 è il primo terminale a utilizzare il nuovo processore ‘Kirin’, esponente di una nuova generazione di SoC che vedremo fiorire nel corso del 2016. Al terzo posto troviamo Meizu Pro 5, che strappa il podio a Galaxy Note 5 grazie alla scelta del display FullHD piuttosto che a più alte risoluzioni. Questi due terminali sostanzialmente si equivalgono poichè utilizzano l’Exynos 7420, piattaforma sviluppata da Samsung che può tranquillamente essere considerata come la miglior soluzione in circolazione nel panorama Android per bilanciamento di potenza ed affidabilità.
Sicuramente il 2015 non è stato un anno particolarmente positivo per Qualcomm, nonostante lo Snapdragon 810, che, con la sua Adreno 430, utilizza una delle GPU per smartphone più potenti sul mercato. Il 2016 dovrebbe essere l’anno del rilancio grazie al debutto di Snapdragon 820, il quale è già stato avvistato nei primi benchmark, mostrando risultati in linea con quelli di Apple A9 e nettamente superiori rispetto al suo predecessore.
Precisiamo però che i punteggi dei benchmark non rappresentano in alcun modo la qualità dell’esperienza d’uso che un terminale offre, e l’utente, il giudice supremo ed indiscusso, ha sempre l’ultima parola, per fortuna!