Le 10 malattie che credevamo di aver sconfitto per sempre sono ritornate

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Credevamo di essercene liberati per sempre e col tempo di averle debellate del tutto, ma in realtà non è proprio così.

In Occidente malattie che sembravano appartenere alla memoria del passato stanno ritornando prepotentemente  e colpiscono più di quanto si creda.

Prima fra queste la terribile peste.

 L’Oms stima infatti che all’anno ci siano all’incirca dai mille ai tremila casi di peste nel mondo. Asia , Sud America e Africa i territori maggiormente colpiti.

La rosolia è tornata a contaminare anche la Nazione; circa 38 sono i casi di malati registrati solo nel 2015.

La lebbra continua ad essere un persistente problema in India, Indonesia e Brasile.

La gotta, malattia provocata dall’eccessivo consumo di cibo e vino , colpisce gli Stati Uniti ma anche l’Italia, dove si è registrato un riscontro pari 500 mila persone.

Trasmissibile per via aerea la pertosse , pur godendo di numerose cure, continua ad essere una malattia mortale. Anche in Italia lo scorso anno una bambina è deceduta a causa di questo batterio.

La difertite colpisce gola e naso mentre la scarlattina intacca pelle e gola. Di quest’ultima malattia non è ancora disponibile alcun vaccino; pur essendo una malattia rara nel 2014 sono stati diagnosticati 14 mila casi nel Regno Unito mentre in Italia mille.

E’ la malattia infettiva più mortale del globo. Stiamo parlando della Tubercolosi che colpisce i Paesi meno sviluppati . L’Oms conta tre milioni di malati negli ultimi tempi  e in Europa si raggiungono i  mille decessi al giorno.

Il rachitismo si sa deforma le ossa dei più piccoli a causa dell’inesistenza all’interno dell’organismo della vitamina D. Gli esperti hanno a tal proposito lanciato un campanello d’allarme non indifferente che evidenzia come 6 bambini su 10 sia carente della vitamina ivi citata. La miglior cura? Esporsi al sole almeno tre volte a settimana lasciando libere dagli indumenti mani e gambe.

Infine la poliomielite incide i neuroni presenti nel midollo spinale. Basta uno starnuto di una persona affetta e si è subito colpiti.  In Italia l’ultimo caso risale al 1982 ma in Europa la malattia ha ripreso piede : si sono registrati cinque casi in Russia e e due in Ucraina solo nel 2015.

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