Maltempo Cosenza: blocco di 10 ore, ma il “piano emergenza ha funzionato”

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La forte nevicata di ieri a Cosenza ha creato molti disagi e problemi sulle strade cosentine. Addirittura, sull’Autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Altilia (CS) decine di auto sono rimaste bloccate a causa della neve e del ghiaccio. Il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao si è espresso in materia questa mattina affermando che “in occasione dell’emergenza di ieri sull’autostrada, la prefettura ha subito attivato il Comitato per la viabilita’ e le forze dell’ordine, per esaminare tutte le azioni necessarie ad affrontare l’emergenza neve, e non solo sull’autostrada, e il piano generale ha comunque funzionato“. Ci siamo principalmente concentrati sulla criticita’ dell’ A3, che ha comportato, come sapete, un blocco di circa 10 ore. Avevamo subito predisposto anche un piano per portare generi di prima necessita’, come coperte e bevande calde, agli automobilisti rimasti intrappolati – continua Tomao – ma il piano ha avuto notevoli difficolta’ nella sua realizzazione, e non tutti gli automobilisti sono stati raggiunti, a causa del tratto autostradale che non ha corsia di emergenza e dei veicoli che bloccavano la sede stradale, rendendo impossibile arrivare sul posto“, ha continuato.

neve a3 salerno reggio calabria (1)Continuano ancora i disagi e i problemi su tutte le strade del cosentino a causa dell’assenza di sale per lo scioglimento delle lastre di ghiaccio, costringendo gli abitanti a restare dentro le proprie abitazioni. “Chiedero’ misure migliorative per quel tratto di autostrada come pannelli luminosi, un capillare servizio informativo via radio e anche la creazione di aree di accoglienza lungo il percorso“. Smentendo la possibilità di dissapori, il Prefetto ha spiegato che “dopo questo incontro terremo una riunione tecnica con tutte le parti in causa per cominciare a discuterne”. Infatti, al termine della conferenza stampa sono giunti in prefettura: il questore di Cosenza Luigi Liguori, il comandante della polizia stradale Antonio Provenzano, e gli ufficiali dei Carabinieri.

A3 SAlerno Reggio NeveIl “mancato spargimento di sale in tempo utile” e la “mancata tempestività nell’assegnare i codici” sono stati probabilmente alla base dei ritardi nei soccorsi sull’A3 Salerno-Reggio Calabria, costringendo centinaia di utenti a rimanere bloccati in autostrada per quasi dieci ore. Il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ha convocato una conferenza stampa questa mattina per chiarire quanto accaduto. Erano presenti il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi e il capo compartimento dell’Anas in Calabria Vincenzo Marzi insieme ai rispettivi funzionari.

A3 Neve Autostrada (1)Il primo ha precisato che la Protezione civile aveva diramato l’allerta meteo il 18 gennaio, con valenza a partire dalla mattinata del 19 gennaio, nella comunicazione si raccomandava l’attivazione della pianificazione d’emergenza. Marzi ha risposto con la rassicurazione che il sale era stato sparso dalle 10 di ieri mattina ma a causa dei mezzi messisi di traverso sulle corsie non è più stato possibile intervenire, determinando così le lunghe file. Al centro del dibattito tra i rappresentanti istituzionali vi è stato il ritardo nella diramazione di codici stabiliti dall’Anas che, a seconda del livello, consentono l’accesso in autostrada solo con catene a bordo (codice giallo) o nei casi più gravi con catene montate (codice rosso).

A3 Salerno Reggio 02“Sicuramente qualcosa non ha funzionato -ha ammesso il capo compartimento- e stiamo facendo approfondimenti per capire cosa sia accaduto ed evitare che non si ripeta”. Questa mattina in prefettura si è riunito nuovamente il centro operativo viabilità per una ulteriore disamina della situazione e analisi delle responsabilità. Il prefetto Gianfranco Tomao ha ricordato che il tratto tra Altilia e Cosenza dove si è verificato il blocco è particolarmente difficile perché senza corsia d’emergenza. “Intendo chiedere -ha dichiarato- pannelli luminosi per informare gli automobilisti e che le informazioni radio siano più frequenti. Stiamo pensando inoltre a predisporre aree dove stoccare generi di conforto, mezzi di soccorso ed eventualmente fa per defluire la popolazione in attesa che venga soccorsa in casi particolarmente difficili come quello di ieri”.

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