Il virus Zika si propaga “in maniera esplosiva”. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, dopo aver convocato un comitato d’emergenza che si riunirà il 1° febbraio per decidere come far fronte al dilagare del virus. Il capo del dipartimento di malattie infettive dell’Oms, Marcos Espinal, prevede tra i 3 e i 4 milioni di casi di contagio nel continente americano, dei quali 1,5 milioni solo in Brasile. Il livello di allerta e’ estremamente elevato. Per il virus, trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypti, la stessa che veicola il dengue e la febbre gialla, non esistono cura ne’ vaccino.
Il ministero della Salute raccomanda alle donne incinte di evitare i viaggi nelle aree dove attualmente sono in corso epidemie. Se contratto in gravidanza il virus può causare malformazioni congenite al feto, prima fa tutte la microcefalia. Il Ministero ha poi divulgato una scheda informativa, sulla base dell’avviso del Centro Europeo Controllo Malattie Infettive, e un poster da esporre in corrispondenza dei punti di ingresso internazionali (porti ed aeroporti aperti al traffico internazionale). Come illustrato dal direttore del dipartimento di infettivologia dell’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza, l’epidemia “non costituisce un serio allarme per l’Italia o l’Europa, visto che in questa stagione da noi le zanzare non circolano. Ma e’ un problema molto serio per i paesi colpiti, visto il collegamento con i gravissimi rischi per i neonati se vengono colpite le mamme in gravidanza“.
La preoccupazione dell’Oms arriva dalla capillare e veloce diffusione del virus, associato in alcuni Paesi all’aumento di nascite di bambini affetti, appunto, da microcefalia. Sulla base delle informazioni e dei bollettini epidemiologici internazionali, spiega il ministero della Salute, si possono distinguere: Paesi in cui al momento sono in corso epidemie a rapida evoluzione, con trasmissione in aumento o diffusa: Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica (Dipartimento francese d’oltremare), Messico, Panama, Venezuela; Paesi in cui al momento vengono segnalati casi e trasmissione sporadica a seguito di introduzione recente del virus: Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Haiti, Porto Rico, Paraguay, Saint Martin.
I sintomi principali dati da Zika non sono gravi: febbricola, eruzioni cutanee che partono dal volto e si diffondono al resto del corpo, congiuntivite, mal di testa e dolori articolari, che compaiono tra i 3 e i 12 giorni dopo la puntura della zanzara vettore e possono durare da 2 a 7 giorni. Una persona su quattro non sviluppa sintomatologia. I sintomi possono durare da 2 a 7 giorni e la malattia raramente richiede il ricovero ospedaliero. Il trattamento consiste nell’alleviare il dolore, la febbre e qualsiasi altro sintomo che causa disagio al paziente. Non esiste un vaccino specifico contro il virus. Fino ad oggi non sono stati registrati decessi dovuti a Zika. In Italia, ad esempio, sono quattro i casi accertati di persone tornate da viaggi in Sud America, e tutti sono guariti senza consefuenze.