Nei giorni scorsi, parlando dell’imminente tracollo degli indici “AO” e “NAO” avevamo anticipato le possibili ripercussioni che potrebbero comportare sulla circolazione sinottica sull’area euro-mediterranea, con una conseguente recrudescenza invernale su buona parte del vecchio continente, proprio a cavallo fra la seconda e la terza decade di Gennaio. Oggi anche i principali centri di calcolo internazionale iniziano a vedere un simile scenario, con un vortice polare sempre più in crisi, soprattutto in sede troposferica, per i grandi flussi di calore apportati convogliati dai grandi anticicloni oceanici del Pacifico settentrionale e del nord Atlantico. Come prefigurano le ultime elaborazioni delle simulazioni numeriche ad inizio settimana il “lobo europeo” del vortice polare troposferico si fionderà sulle Isole Britanniche, mar di Norvegia e Scandinavia, propagando i propri gelidi tentacoli fino al cuore del vecchio continente, in maniera anche alquanto brusca. Del resto anche sulla breve scadenza tutti i modelli matematici evidenziano l’affondo di uno dei“lobi” principali del vortice polare fra Scandinavia e Europa centrale, con lo slittamento fin verso le medie latitudini europee della vasta e profonda circolazione depressionaria, interamente riempita di aria gelida, d’estrazione artica, nella media troposfera (valori sui -40°C a 500 hpa).
Previsioni Meteo: il vortice polare si fionda in Europa, porterà freddo e neve anche nel Mediterraneo
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