La siccità è stata interrotta dalla neve e dalla pioggia di questi giorni, che rigenerano la riserva idrica e sono fondamentali per la vita di piante e persone. Il rischio, secondo la Coldiretti Toscana, non è stato però scongiurato. La Coldiretti Toscana, grazie ai dati di Ucea, ha potuto analizzare l’arrivo dell’ondata di maltempo, che ha portato a nevicate attese nel periodo di Natale, ma arrivate giusto in tempo per l’Epifania. L’arrivo della neve e delle piogge ha permesso agli agricoltori di potersi rilassare. ”Queste piogge – analizza Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – e soprattutto la neve rimettono la stagione sul binario giusto dopo un autunno decisamente anomalo con temperature fuori dalla norma ma non ci allontanano ancora dagli effetti della siccità. Ha piovuto ancora molto poco rispetto a quello di cui il terreno ha bisogno in questa fase. Il livello di laghi e torrenti è molto basso: neve e pioggia di questi mesi servono a rifornire gli invasi dell’acqua di cui avremo bisogno durante l’estate”. Il 2015 è stato l’anno più caldo degli ultimi dieci anni. Le temperature minime medie hanno sfiorato i 10 gradi e le massime i 18,7 gradi, tanto da consentire una fioritura fuori programma di diversi alberi da frutto, il cui ciclo vegetativo è stato scombussolato. Il brusco abbassamento delle temperature previsto per gennaio e febbraio spaventa gli agricoltori, che ritengono che le colture non possano sopportare tale cambiamento. Per non causare problemi, è necessario che le temperature scendano molto lentamente così da dar tempo ai terreni di assorbire le precipitazioni.
Siccità: “neve e pioggia una vera manna dal cielo, ma il rischio è ancora alto”
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