Dagli archivi storici capiamo quanto l’intera area del Mediterraneo sia particolarmente soggetta ad eventi sismici anche di grande intensità. Lo Stretto di Gibilterra, affacciato sull’Oceano Atlantico, presenta delle particolari strutture geologiche attive che possono scatenare terremoti di diverse intensità e a profondità molto variabili.
Non è scontato che in tutti i distretti sismici, infatti, possano verificarsi scosse a profondità diverse, come per esempio nelle Alpi Orientali, fra Friuli, Slovenia e Austria, dove difficilmente i grandi eventi hanno avuto una profondità maggiore di 15 chilometri. In Romania, invece, i sismi più potenti si scatenano ad una profondità compresa fra gli 80 e i 140 chilometri di profondità.
Nei pressi dello Stretto di Gibilterra non c’è un luogo esatto o una profondità specifica a cui si verificano gli eventi, come accade nei pressi della Penisola della Kamchatka, al largo del Giappone, nei pressi delle isole Tonga e in altre zone dell’Oceano Pacifico.
Per quanto il terremoto del 25 Gennaio di magnitudo 6.3 sia stato rilevante, così come il terremoto più disastroso di Al Hoceima del 2004, e ancora prima, nella stessa zona, quello del 1994, le scosse più forti intorno allo Stretto di Gibilterra avvengono quasi tutte non all’interno del bacino del Mediterraneo, ma più ad ovest, nell’Oceano Atlantico, fra Portogallo e Marocco. L’ultimo violentissimo sisma avvenuto ad est dello Stretto, fra Spagna e Marocco si è verificato il 29 Marzo del 1954 ed è stato di magnitudo 7.9 ad una profondità di ben 640 chilometri e aveva causato danni fino al V grado della scala Mercalli.
Ad ovest, invece, si sono verificati tanti più eventi di magnitudo rilevante, l’ultimo dei quali il 28 Febbraio 1969 fra Portogallo e Marocco. La violentissima scossa, magnitudo 7.8, si generò a soli 22 chilometri di profondità e provocò uno tsunami con run up di circa 3 metri sulle coste limitrofe. 13 le vittime totali, 11 in Marocco e 2 in Portogallo. Un’ottantina i feriti.
Il più distruttivo rimane il tremendo mega-terremoto di magnitudo compresa fra gli 8.5 e i 9 gradi della Scala Richter avvenuto al largo di Lisbona il 1° Novembre 1755, che provocò un immenso tsunami che distrusse la capitale del Portogallo e fece registrare decine di migliaia di vittime in tutta la penisola iberica e nel Marocco. La scossa fu così forte da poter essere avvertita persino dall’Italia.