La forte scossa di terremoto di magnitudo 6.3 che stamattina ha colpito Spagna e Marocco è soltanto l’ultima scossa di un gennaio estremamente “ballerino” nel Mediterraneo centro-occidentale e intorno all’Italia. E’ stata la scossa più forte, ma nelle ultime settimane ce ne sono state numerose tra Italia, Spagna, Marocco, Algeria e Balcani. Nella mappa a corredo dell’articolo sono riportate soltanto le più forti, ma per ogni area in cui si sono verificate le scosse indicate, molto spesso si tratta di sciami sismici con numerosissimi eventi di magnitudo minore a quella della scossa principale. Ad esempio, tra Spagna meridionale e Marocco si sono verificate numerose scosse addirittura superiori a magnitudo 5, sia oggi che nei giorni scorsi.
La scossa di magnitudo 4.2in Algeria, invece, risale al 6 gennaio. Muovendoci verso levante arriviamo in Italia: la scossa più forte è stata quella del 16 gennaio con epicentro a Campobasso, magnitudo 4.3 e uno sciame sismico che interessa il Molise dall’inizio dell’anno con centinaia di scosse, molte di magnitudo superiore a 3.
All’estremo Sud abbiamo lo sciame sismico di Pantelleria, tra il Canale di Sicilia e la Tunisia: la scossa più forte è stata quella di magnitudo 4.2del 2 gennaio, ma la terra ha continuato a tremare per tutto il mese con numerose scosse di magnitudo superiore a 3.5. Più “isolato”, invece, il terremoto di Malta: sempre magnitudo 4.2, il 13 gennaio.
Al Nord, invece, abbiamo avuto scosse più deboli: quella di magnitudo 3.6nella notte di San Silvestro sulle Alpi occidentali al confine tra Italia e Francia, quella di magnitudo 3.2al confine tra Lombardia e Svizzera il 2 gennaio, e altre di magnitudo minore, intorno a 3, in Toscana, Emilia Romagna e Marche.
La terra ha tremato in modo significativo anche sui Balcani occidentali: le scosse principali, quella del 4 gennaio sulle isole joniche della Grecia (magnitudo 4.8) e quella dell’8 gennaio nel Montenegro settentrionale (magnitudo 4.5).