Questa mattina, precisamente alle 7,15 (ora italiana), è stata registrata una lieve scossa di magnitudo 2.3 dai sismografi della rete dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Bari, in Puglia. L’epicentro del terremoto si è verificato ad una distanza di 4 chilometri a N di Gioia del Colle. L’ipocentro del sisma è stato individuato a circa 19 chilometri di profondità. L’evento non ha causato danni di alcun genere in superficie.
La Puglia è una regione con una sismicità variabile a seconda delle zone. Le province di Bari, Brindisi e Taranto sono praticamente asismiche o esposte ad un basso rischio sismico, anche se possono risentire di scosse molto violente da province limitrofe.
Barletta è esposta ad un rischio sismico basso, tuttavia sono stati registrati isolati terremoti di magnitudo rilevante nella zona. Si ricorda l’evento dell’11 Maggio 1560 di magnitudo 5.7 che provocò danni e apprensione lungo tutto il litorale di Bisceglie, fra Trani e Molfetta.
Lecce anche sarebbe esposta ad un rischio sismico basso, se non fosse per il violento terremoto di magnitudo 6.9 che il 20 Febbraio 1743 colpì duramente il basso Jonio, provocando gravi danni a Nardò dove morirono nel crollo delle loro abitazioni almeno 100 persone.
La Provincia di Foggia, invece, che comprende anche la zona del Gargano, è spesso interessata da eventi anche di forte intensità e quindi esposta ad un rischio sismico elevato. Almeno 6 le scosse distruttive di magnitudo superiore al sesto grado della scala Richter che periodicamente hanno provocato danni o vittime nel territorio. L’ultima il 6 Dicembre 1875 a San Marco in Lamis, magnitudo 6.1, che provocò gravi danni alla Chiesa Madre e ad altre strutture pubbliche e private delle borgate più vicine.