Il portale Ticketbis, rivenditore di biglietti per eventi di ogni tipologia, proprio ieri ha pubblicato i dati di una particolare indagine economica sul turismo calcistico, mostrando i dati di afflusso di turisti stranieri a tutti i principali campionati europei.
I risultati sono sorprendenti, i grandi club europei infatti hanno trovato nel turismo calcistico un settore di rilievo per i propri introiti che muove ogni anno sempre più persone e quindi più denaro.
La Liga spagnola è tra tutte la più internazionale e attrae turisti di almeno 19 nazionalità diverse ogni fine settimana. Anche la Serie A vanta buoni numeri, con un totale di 75 nazionalità diverse che hanno avuto accesso ai campi italiani durante tutto il 2015.
Analizziamo nel dettaglio lo studio Goalnomics di Ticketbis partendo dall’Inghilterra e quindi dalla Premier League e dall’interesse particolare che muove verso gli USA. In tutti gli stadi della Premier League, eccetto quello del Sunderland, la nazionalità statunitense è una delle tre che acquista più biglietti. Nell’80% degli stadi inglesi, uno o più di questi paesi o regioni asiatiche – Corea del Sud, Giappone, Hong Kong – si trovano tra le tre nazionalità più assidue sulle gradinate locali. Nel 65 % degli stadi della Premier, le tre nazionalità che acquistano più biglietti, appartengono ognuna a un diverso continente, trovandosi più della metà di essi in Asia, Europa e Nord America. Particolare l’interesse degli australiani che con un 25% di presenze dimostrano come, l’antica colonia britannica, conservi ancora dei legami sportivi con la sua ex madrepatria. In sintesi, le nazionalità che hanno visitato i 4 principali stadi inglesi (Chelsea, Manchester City, Arsenal e Manchester United) sono: nordamericani, francesi, coreani, giapponesi e svedesi.
Passiamo ora alla Liga, come abbiamo già detto il campionato più internazionale con 19 nazionalità diverse di visitatori provenienti da tutto il mondo. Sorprende che, a differenza delle altre leghe in cui la presenza argentina è molto minore, in quella spagnola ci sono quattro stadi dove appunto gli argentini figurano tra le nazionalità straniere che acquistano più biglietti (22%). La Liga spagnola inoltre è la competizione che vede più varietà continentale in quanto a nazionalità straniera che compra più biglietti nei suoi stadi. Come capolista c’è l’Europa (8 stadi), seguono l’Asia (6 stadi) e l’America (4 stadi).Capitolo a parte per il “Clasico”, Real Madrid – Barcellona. Secondo i dati di Ticketbis, francesi e inglesi sono i cittadini stranieri che comprano più biglietti per assistere agli incontri, sia al Santiago Bernabeu che al Camp Nou. Le nazionalità che hanno quindi visitato maggiormente gli stadi delle 4 principali società spagnole sono: francesi, britanni, coreani, italiani, nordamericani, tedeschi e argentini.
Ed eccoci alla nostra Serie A. Le nazionalità che più frequentano la lega italiana sono quella francese e quella tedesca. Entrambe si trovano in testa alle vendite straniere con il 37.5%. Curioso il caso della Corea: delle quattro grandi leghe analizzate, quella italiana è l’unica che non registra acquisti da parte dei cittadini della Corea del Sud. Per quanto riguarda però gli afflussi dall’Asia sono interessanti i dati relativi a Cina e Giappone, le nazionalità asiatiche con più presenza in Italia rispettivamente con il 18.8% di presenze per la Cina e il 37.5% di presenze per il Giappone. La Serie A è inoltre l’unica delle quattro grandi competizioni europee a registrare, tra le sue vendite internazionali rilevanti, i cittadini spagnoli. Le nazionalità che hanno visitato di più i 4 principali stadi italiani sono: francesi, giapponesi, britannici, cinesi, argentini, nordamericani e tedeschi.
Passiamo infine alla Bundesliga. Nel campionato tedesco si registra una supremazia asiatica (Corea, Cina o Giappone sempre presenti in almeno uno stadio tedesco). In oltre la metà degli stadi tedeschi il Giappone è il paese in testa alla vendita internazionale di biglietti con il 55.6% e la Corea del Sud con il 44.4%. Da non sottovalutare la presenza degli austriaci, dovuta molto probabilmente alla vicinanza geografica. Le nazionalità che hanno visitato maggiormente i primi 4 stadi tedeschi sono: coreani, austriaci, giapponesi, cinesi britannici, nordamericani e messicani.
L’interessante studio poi prosegue con le caratteristiche economiche dei singoli campionati,analizzando il costo dei biglietti e il valore di ogni singolo titolo. Noi ci siamo volutamente soffermati solo sull’aspetto turistico di questa indagine, volendo sottolineare come quello del turismo calcistico è un settore in continua crescita su cui è lecito puntare, sia per il settore dell’incoming che per quello dell’outgoing, offrendo pacchetti che includano l’evento sportivo magari abbinato alla scoperta del territorio.