George Hotz, famoso per essere stato il primo ad ‘hackerare’ un iPhone, ha creato un’automobile senza pilota in grado di sfidare i colossi Californiani della guida senza conducente
Tutto ebbe inizio all’interno di un garage, e questo incipit non dovrebbe essere poi così tanto strano: una storia di innovazione che nasce da George Hotz, hacker divenuto famoso qualche anno fa, all’età di 17 anni, per essere stato il primo ad aver “hackerato” un iPhone e ad aver aperto la strada al cosiddetto ‘jailbreak’. Oggi, all’età di 26 anni, ha annunciato di aver raggiunto un altro traguardo: la creazione di un’automobile senza pilota!
Una Acura ILX 2016, bianca, equipaggiata con un sistema laser sul tettuccio, una macchina fotografica montata sullo specchietto retrovisore, un joystick al posto del cambio e uno schermo abbastanza grande, da 21,5 pollici, montato al centro del cruscotto. Tutto governato da un processore all’avanguardia.
Il “piccolo genio informatico” di cui parliamo si è distinto fin da subito vincendo premi e borse di studio in tutto il mondo: è stato il primo a violare il sistema di difesa di una Playstation 3. Nel 2014 ha colto la palla al balzo ed, in una sfida di Google, si è introdotto nel sistema di sicurezza di Chrome ed ha “vinto” un posto di lavoro a Mountain View oltre che una borsa da 150 mila dollari. Il software che ha messo a punto è in grado di rielaborare la realtà esterna adattando accelerazioni e frenate in base a quelle che sono le caratteristiche proprie dell’esperienza umana. Unica pecca, momentanea, è che questo sistema è adatto alle strade a lunga percorrenza e non alle strade cittadine.
Anche se i tempi per il perfezionamento di questa tecnologia e per la creazione di un’automobile senza pilota sono ancora indefiniti, un giorno questi sistemi ci permetteranno di spostarci senza la preoccupazione del viaggio, del volante e di quello che accade attorno.
Hotz ha annunciato che, a breve, rilascerà un video su YouTube dove mostrerà la sua Acura battere una Tesla Model S in una strada tra San Francisco e Los Angeles.