Il 15 Febbraio 1644, precisamente 372 anni fa, un forte terremoto di magnitudo 5.9 colpì con violenza le Alpi Marittime. Non è ancora chiaro il luogo esatto dell’epicentro, anche se si è stabilito che la scossa possa essersi verificata proprio sul confine tra Italia e Francia, più precisamente circa 30 chilometri a nordest rispetto alla città di Nizza. Questo evento non è particolarmente noto nemmeno alla comunità scientifica che fatica, oltre che a trovare la giusta collocazione, a capire i reali effetti causati dalla propagazione delle onde sismiche nel territorio colpito e quindi i danni che esse possono aver causato nell’area circostante.
Si sa che la regione della Provenza è la più sismica per quanto riguarda il territorio nazionale francese e qui si sono verificati terremoti anche molto intensi, fino a magnitudo 6 con possibilità di eventi fino a 6.5. Molti gli eventi a cavallo fra le due nazioni che hanno più volte devastato, o comunque danneggiato, antichi borghi medievali su entrambi i versanti delle Alpi Marittime. A testimoniare il rischio sismico nella zona riportiamo il terremoto di magnitudo 5, avvenuto il 7 Aprile 2014, che aveva generato danni in alcuni villaggi delle Alpi Francesi, ed era stato particolarmente risentito in tutto il nordovest. Quindi, in virtù di questo, è plausibile che l’evento di magnitudo 5.9 del 1644 possa aver generato danni gravi anche in Liguria e Piemonte.