Il 19 Febbraio 1691, 325 anni or sono, una forte scossa di magnitudo 5.5 della scala Richter colpì Lubiana, in territorio sloveno. Il terremoto fu abbastanza forte da essere risentito in tutto il nordest, in particolar modo a Trieste e a Venezia, dove comunque non vi furono danni. Secondo il catalogo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si tratterebbe di un evento rilevante per definire la storia sismica dell’area mediterranea. Infatti, se sul versante italiano non furono registrati danni materiali, in Slovenia si poterono constatare molti crolli, soprattutto nelle città di Dobrova e Smlednik e in altri centri minori attorno a Lubiana, ove caddero molti fumaioli, senza provocare vittime. Nell’area di massimo risentimento si aprirono grosse spaccature nel terreno e diversi alberi collassarono in mezzo alle strade. Isolati i casi di liquefazione.
L’ultimo terremoto particolarmente distruttivo nell’area colpì Lubiana il 14 Aprile 1895 e, con una magnitudo valutata intorno al Sesto grado della Scala Richter, provocò danni immensi nella città, fino a raggiungere il Nono grado della scala Mercalli. La scossa venne avvertito fino a centinaia di chilometri di distanza, anche in molte città italiane, come ad Assisi e perfino a Firenze. Pochi i morti dovuti al fenomeno, il quale causò il parziale crollo o la totale distruzione almeno del 10 % dei 1.400 edifici della città.