Il 19 Febbraio 1853, 163 anni or sono, un forte terremoto di magnitudo compresa fra 5.2 e 5.5 della scala Richter colpì poco a nordest del Monte Amariana, in Friuli-Venezia-Giulia. Il terremoto è riportato in diversi archivi delle abbazie locali e fu distintamente avvertito in tutto il nordest, con maggior facilità di propagazione delle onde sismiche verso la pianura a sud. Paura a Venezia e Trieste, ma l’evento, che colpì verso le 10.00 del mattino, poté essere osservato anche a Trento. Lesioni più o meno gravi si aprirono nelle case più datate, le quali resistettero al precedente forte terremoto del 25 Ottobre 1812. Fortunatamente non vi furono vittime.
La leggenda vuole che il sisma dell’inverno 1853 scosse talmente forte il Monte Amariana che la neve si sollevò da esso per ricadere poi nel fondovalle e ricoprire i tetti di Amaro, alle pendici della grande montagna con la caratteristica forma piramidale. Una bella fiaba a lieto fine, se non fosse nata a seguito di un evento così spaventoso e imprevedibile, che si è ripetuto con violenza nel 1976.
