Anche i droni scendono in campo nella battaglia contro la Xylella e il punteruolo rosso. L’utilizzo di queste macchine volanti, dotate di sofisticati sensori infrarossi e multispettrali, potrà consentire di conoscere meglio la diffusione del batterio che ha infettato gli ulivi secolari in Puglia e anche del coleottero che sta distruggendo le palme in molte zone d’Italia. Le prime ricerche saranno presentate nell’ambito della conferenza “Droni per l’agricoltura”, nuovo appuntamento del ciclo “Roma Drone Conference 2015-16”, che si svolgerà il 17 febbraio prossimo presso l’Auditorium della Link Campus University di Roma (via Bolzano 38, dalle ore 9). I droni stanno trovando applicazione in agricoltura anche nella lotta ad altre infestanti, come la peronospora della vite e la piralide del mais, oltre naturalmente che per il controllo dello stato di salute delle colture, per il monitoraggio del livello di irrigazione e per la stima dell’effetto dei fertilizzanti.
Durante la conferenza “Droni per l’Agricoltura”, che ha ricevuto il patrocinio dal Ministero delle Politiche Agricole e dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), saranno illustrate nuove soluzioni tecnologiche per il “precision farming” con l’utilizzo di Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR): in particolare, saranno presentate (anche con l’esposizione di droni ad ala fissa e rotante e di sensoristica) le attività di varie aziende specializzate, come Topcon Positioning Italia, MicroGeo, Salt & Lemon, FlyTop, Skyline, Nowlanding e Consorzio Easy-Pv. Interverranno anche i rappresentanti delle tre confederazioni agricole Coldiretti, CIA e Confagricoltura. Nel corso della giornata, saranno presentati i primi risultati di alcune campagne di volo con droni multirotori sugli ulivi colpiti dalla Xylella Fastidiosa nel Salento e sulle palme aggredite dal punteruolo rosso nell’area di Albenga (Savona). “Tutte le ricerche internazionali indicano l’agricoltura come uno dei settori di maggiore utilizzo in futuro dei droni, sia per il controllo dall’alto delle colture che per interventi di precisione anche su singole piante”, spiega Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “Proprio le emergenze come la Xylella e il punteruolo rosso possono mostrare l’efficacia di questi mezzi per fornire dati aggiornati e per consentire decisioni adeguate agli agronomi, agli imprenditori agricoli e alle istituzioni. L’Italia si trova oggi in prima linea nello sviluppo di queste nuove soluzioni tecnologiche e potrà dire la sua in un mercato che sta per esplodere al livello mondiale. L’arrivo del ‘drone-contadino’ tra campi e filari è sempre più vicino”.