Cibo spaziale non solo per chi viaggia nello spazio, ma anche per chi resta con i piedi ben saldi a terra. I destinatari sono coloro che fanno regate o sport estremi, o anche i disabili, i single e in generale tutti coloro che hanno poco tempo e vogliono alimentarsi in modo equilibrato. Argotec, l’azienda torinese che ha preparato il cibo e il caffè per l’astronauta Samantha Cristoforetti, punta sullo space food terrestre. I programmi sono stati illustrati dall’amministratore delegato David Avino, nel corso di un incontro presso la sede di Argotec, in occasione del Festival del Giornalismo Alimentare, alla presenza del sindaco Piero Fassino e dell’assessore Enzo La Volta. L’azienda opera solo in Italia e in Germania, ma vuole estendere la sua presenza in altri Paesi, come Olanda, Francia e Inghilterra. Presto nascerà una newco per fare ricerca e produzione. L’obiettivo è arrivare in quattro anni da 7 a 10 milioni di pezzi all’anno, Tra i prodotti usati per la linea ‘Ready to Launch’ progettata per Samantha i legumi provenienti dai presidi Slow Food. Le confezioni di alluminio plastificato dall’aspetto spaziale consentono di conservare a lungo il gusto e le proprietà nutritive degli alimenti senza ricorrere a conservanti e freddo. Argotec, selezionata dalla Nasa per prendere parte al lancio inaugurale dello Space Launch System, parteciperà alla missione con ArgoMoon, un nano satellite in fase di sviluppo che sarà imbarcato sul volo in partenza a fine 2018. E’ la setta azienda che ha realizzato con Lavazza la macchina per il caffè ‘spaziale’.
Argotec: il cibo per gli astronauti, presto disponibile anche per i “terrestri”
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