Utilizzando un radiotelescopio australiano è stato possibile guardare attraverso le polveri della nostra galassia ed osservare ciò che si cela al di là, cosa impossibile per i telescopi che lavorano nella banda visibile dello spettro elettromagnetico ( quella che vede il nostro occhio).
Il risultato di questo enorme lavoro è la catalogazione di 883 galassie, un terzo delle quali
mai viste prima!
L’osservazione di queste galassie nascoste dietro quella fetta di cielo schermata dalle polveri e dalla densità stellare della nostra galassia è fondamentale per comprendere un mistero che dura ormai da 40 anni: il Grande Attrattore.
Si tratta di un qualcosa di estremamente massiccio (con massa pari a un milione di miliardi di volte quella del Sole! ) la cui enorme forza di gravità sta influenzando il moto della nostra e di centinaia di migliaia di altre galassie nelle vicinanze, tutte appartenenti al Superammasso Locale.
La sfortuna vuole che, per noi osservatori terrestri, il Grande Attrattore si trovi apparentemente dietro il piano della nostra galassia, dunque completamente schermato da gas, polveri e 400 miliardi di stelle.
Serviva dunque una ricerca radiotelescopica estesa e precisa, che operasse a frequenze in grado di rendere trasparenti questi ostacoli, per ottenere l’importante risultato. E per farlo è stato installato un nuovo ricevitore, sensibile alla riga di emissione dell’idrogeno neutro (21 cm), in grado di mappare il cielo 13 volte più rapidamente rispetto a prima. Nello spettro elettromagnetico tale riga cade nella banda radio, in particolare nelle microonde, ed è perfetta per osservare attraverso il muro di materia costituito dalla Via Lattea.
Le nuove galassie sono organizzate in tre concentrazioni e due nuovi ammassi e si spera che il loro studio dia qualche risposta sul perchè la nostra galassia sta accelerando verso il Grande Attrattore alla folle velocità di oltre 2 milioni di km/h e sul perchè esistano anomalie come queste nell’espansione dell’universo.