Il modulo destinato ad ospitare l’equipaggio che viaggerà nella nuova capsula Orion è arrivato in settimana al Kennedy Space Center in Florida. La Orion sarà la nuova navetta che assicurerà i collegamenti con la Stazione Spaziale Internazionale e permetterà missioni con equipaggio umano verso asteroidi e verso la Luna.
Gli ingegneri della NASA avevano terminato la saldatura delle varie componenti del modulo, pensante 1225 kg e costituente la spina dorsale della capsula Orion, già il 13 gennaio. Al termine del lavoro il modulo è stato caricato sul famoso Super Guppy, lo storico aereo cargo della NASA che trasporta moduli dalla gloriosa era del Programma Apollo.
Nei prossimi giorni comincerà una lunga serie di test sul modulo presso il Kennedy Space Center in Florida ed il Glenn Research Center della NASA in Ohio, al fine di effettuare il primo volo sperimentale senza equipaggio umano previsto per la fine del 2018. Il volo, che circumnavigherà la Luna e durerà circa 21 giorni, è stato denominato Exploration Mission 1 (EM-1).
Gli ingegneri della NASA hanno apportato importanti modifiche dopo l’attenta analisi del primo volo della capsula Orion del dicembre 2014 (Exploration Flight Test 1, EFT-1). La Lockheed Martin ad esempio, che sta costruendo la capsula Orion per conto della NASA, fa sapere che le saldature utilizzate per unire le varie componenti del modulo sono state ridotte da 33 a 7, riducendo significativamente il peso del veicolo.
Durante il prossimi 19 mesi gli ingegneri installeranno tutti i sistemi ed i sottosistemi necessari al volo, testandoli ed eventualmente migliorandone l’efficienza.
“A breve, entro un paio di mesi, avremo un test sulla pressurizzazione del veicolo, seguiti dall’integrazione dei sistemi di propulsione durante la prossima estate”, ha detto Mike Hawes, direttore del programma Orion della Lockheed Martin. “In circa un anno a partire da ora saremo in grado di accendere la capsula”. “La costruzione della Orion è un processo internazionale che si svolge in molti luoghi”, aggiunge Mark Geyer, vice direttore del Johnson Space Center. “L’Agenzia Spaziale Europea sta costruendo il modulo di servizio per la missione. Proprio ora si trova al Plum Brook Facility [presso il Glenn Research Center], dove si stanno integrando alcuni componenti provenienti dalla Lockheed Martin”.