Astronomia: in progettazione la prima missione per approdare su un asteroide doppio

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All’ESA è in discussione la prima missione che potrebbe approdare su un asteroide doppio nei prossimi anni: l’Asteroid Impact Mission (AIM).
La sonda ospiterà a bordo un microlander che dovrebbe atterrare sul minore dei due corpi costituenti l’asteroide binario 65803
Didymos. Si tratta di un asteroide ( più precisamente una luna asteroidale) dal diametro di 180 metri, di dimensioni paragonabili alla piramide di Giza, che orbita ad appena 1.2 km dall’asteroide principale di 800 metri di diametro.
Il microlander, in studio presso il German Aerospace Center DLR, ha le dimensioni di un microonde  ed è stato battezzato Mobile Asteroid Surface Scout-2 (Mascot-2). Mascot-1 è attualmente a bordo della sonda giapponese Hayabusa-2 che raggiungerà il suo obiettivo nel 2018.
Il piccolo lander sarà equipaggiato con una fotocamera grandangolare, un radiometro per l’analisi a corto raggio della superficie dell’asteroide, un radar a basse frequenze per l’analisi interna del corpo celeste. I pannelli solari in dotazione dovrebbero garantire al lander almeno tre mesi di vita.

da5ad64c6ba74ba499cf3afc0f0db90eLa missione AIM sta entrando in una fase delicata della sua vita, quella del “go/no go” che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
Il lancio di AIM è previsto nell’ottobre 2020

La NASA ha in progetto la missione Double Asteroid Redirection Test probe (DART), che dovrebbe essere lanciata nel luglio 2021 ed impattare sullo stesso asteroide. DART colpirebbe l’asteroide con i suoi 300 kg di peso a 6,25 km/s (22500 km/h), producendo un cambio di velocità di 0,4 mm/s : sembra poco, ma tale impatto basterebbe a destabilizzare il legame tra i due corpi pur non modificando di molto la loro orbita eliocentrica.

MASCOTAIM avrebbe il compito di mappare dettagliatamente i momenti precedenti e seguenti l’impatto per permettere ai team delle missioni di poter valutare gli effetti ed i test di difesa planetaria che si basano su questa tecnica.

L’unione delle due missioni (AIM e DART) è stata nominata Asteroid Impact and Deflection Assessment (AIDA) e consisterà in ben quattro veicoli diretti sullo stesso obiettivo.
Lo scopo dichiarato è quello di destabilizzare, in seguito all’impatto di una sonda sul minore dei due corpi, l’equilibrio naturale che lega i due asteroidi per testare l’effettiva possibilità di deviare potenziali oggetti pericolosi per la Terra.

AIDA_infographic_starry_background_largeMa perchè proprio 65803 Didymos? La scelta è ricaduta su questo asteroide per la presenza di una luna e perchè nell’ottobre 2022 passerà a 0,11 unità astronomiche (165.000 km) dalla Terra. La vicinanza alla Terra al momento dell’impatto garantisce osservazioni radio ad alta definizione e, secondo i calcoli, le dimensioni dell’asteroide minore è perfetta per l’esperimento.
Se l’esperimento riuscirà, si tratterà della prima missione nella storia ad alterare l’equilibrio naturale di due corpi del sistema solare.

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