Un’altra parentesi con caldo primaverile fuori stagione in Piemonte. Un “promontorio anticiclonico africano”, spiega l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha fatto nuovamente impennare le temperature: questa mattina 23 gradi sul Monte Malanotte, 22 gradi a Frabosa Sottana (Cuneo), 18.5 a Crodo (Verbano-Cusio-Ossola), 16 a Pino Torinese. Domani tornerà a fare meno caldo, per il transito di un fronte perturbato in arrivo dalle isole britanniche, che porterà solo qualche fiocco di neve sulle creste di confine e pioviggine sui rilievi dell’Appennino. Mercoledì nuova risalita delle temperature: il vento di ricaduta (foehn) riporterà le massime a 20 gradi, se non oltre.
Allarme siccità – La prolungata siccità mette già a rischio alcune colture in Piemonte. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Piemonte: “Gli ortaggi invernali – dice la presidente regionale Delia Revelli – sono già in sofferenza e nei prossimi mesi servirà disponibilità idrica per il mais e la soia”. Un altro pericolo viene da un eventuale abbassamento delle temperature, dopo il caldo fuori stagione: “le piante con le gemme già fiorite – osserva Revelli – saranno molto più vulnerabili al freddo”. Gli effetti dei cambiamenti climatici – aggiunge Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte – impongono di badare, più che mai, al risparmio energetico e di mettere in campo interventi strutturali come previsto dal Psr (piano di sviluppo rurale, ndr) del Piemonte e del Piano Irriguo Nazionale, richiesto dall’Anbi (Associazione nazionale consorzi gestione tutela territorio ed acque irrigue”