Nel mese di gennaio, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la richiesta di elettricità in Italia ha fatto registrare una flessione dell’1,0% a parità di calendario rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Considerando che quest’anno il mese di gennaio ha avuto un giorno lavorativo in meno (19 vs 20), ed è trascurabile l’effetto della temperatura, la domanda complessiva di energia elettrica pari a 26,3 miliardi di kWh corrisponde a una flessione dell’1,7% rispetto a gennaio 2015.
La potenza massima richiesta a gennaio 2016 è stata di 51.551 MW, dato registrato il giorno martedì 19 alle ore 18.00, e superiore del 2,5% rispetto al valore di punta di gennaio 2015.
I 26,3 miliardi di kWh richiesti nel mese di gennaio 2016 sono distribuiti per il 46,6% al Nord, per il 29,2% al Centro e per il 24,2% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di gennaio 2016 è risultata ovunque in flessione: -1,2% al Nord, -1,1% al Centro e -3,0% al Sud.
Nel mese di gennaio 2016 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’84,9% con produzione nazionale e per la quota restante (15,1%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,5 miliardi di kWh) è cresciuta dell’1,8% rispetto ai volumi di gennaio 2015. Sono in crescita le fonti di produzione termoelettrica (+8,9%), eolica (+3,1%) e geotermoelettrica (+2,0%). In calo le fonti di produzione fotovoltaica (-10,5%) e idroelettrica (-29,2%). In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2016 rispetto al mese precedente è stata pari a -1,0%. Il profilo del trend si mantiene decrescente.
L’analisi dettagliata della domanda elettrica mensile provvisoria del 2016 e del 2015 è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico >> Dispacciamento >> Dati esercizio” del sito www.terna.it