Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ritorna sulla delicata vicenda che ha da poco colpito Apple per il cosiddetto “Errore 53“, depositando un ricorso all’Antitrust per pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori italiani. Al centro della polemica non sono solo le informazioni carenti e poco chiare da parte di Apple, ma anche la difficoltà per gli utenti, che sfortunatamente sono stati ‘colpiti’ da questo problema, di poter risolvere in modo piuttosto rapido il problema, ottenendo un rimborso (non previsto) per le spese delle sostituzioni effettuate in assistenza. Anche se Apple si scusa con gli utenti e si difende dicendo che questo “Errore 53” non fa altro che garantire la loro sicurezza nel caso in cui venga rilevato un problema con il tasto Home e/o con il Touch ID, migliaia di clienti scontenti chiedono a gran voce una immediata risoluzione del problema.
Per il Movimento Difesa del Cittadino si tratta di una evidente pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori, perché ignari della limitazione di utilizzo del dispositivo in relazione a questo tipo di errore irreversibile, ma anche per l’assenza di istruzioni semplici e comprensibili su come risolvere il dilemma. Anche se Apple ha già prontamente rilasciato un aggiornamento software per limitare i danni ed assicurarsi che questo non riaccada, l’utente medio si trova di fronte ad otto opzioni nel caso in cui voglia segnalare il guasto, e successivamente si trova ancora a ricevere una mail automatica che lo invita ad installare un software di diagnostica che avrà accesso a tutti i dati del dispositivo. Per MDC quindi, è urgente che l’Antitrust apra una istruttoria e che la Apple fornisca informazioni più chiare soprattutto sul fronte rimborsi, prevedendo anche un indennizzo per la prolungata inutilizzabilità dell’iPhone da parte dei suoi clienti.