Già da tempo, più di un mese fa, Antonello Giacomelli, sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico e delle comunicazioni aveva comunicato che, di fatto, il governo italiano si sarebbe impegnato a portare la fibra ottica, altrimenti detta banda ultralarga, nei circa 7.300 comuni tagliati fuori dagli operatori privati. Alcuni giorni fa, finalmente, i soldi per portare avanti questo progetto sono stati sbloccati durante la conferenza Stato-Regioni che si occupa proprio di questa tematica, sostanzialmente una vera e propria fibra a gestione pubblica.
Inizialmente si credeva che complessivamente, i miliardi di euro destinati a questo progetto fossero 4, solo successivamente si è abbassato a 3 miliardi, dato che, alcuni operatori, hanno rivisto il proprio interesse ad espandere questa banda ultralarga (chissà perchè).
La gestione sarà interamente lasciata a Stato e Regioni, anche se queste ultime si lasceranno aiutare da alcuni operatori privati, come Infratel, per portare avanti in tempi più rapidi e con una qualità migliore i lavori.
L’ultimo tassello che ancora manca per far partire in maniera definitiva questi aggiornamenti alla rete pubblica, che Giacomelli definisce formalità, quindi una mera questione di tempo, è il via libera dall’Europa e quindi da Bruxelles. La fibra ottica di cui vi abbiamo parlato dovrebbe garantire almeno 30Mb/s ed include Abruzzo, Calabria, Marche, Lazio, Puglia, Sardegna, Lombardia, Toscana.