Gelo e neve di nuovo protagonisti negli USA: il “dipolo artico” negativo favorirà un’ondata di gelo fino in Florida

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Anche questa volta è il turno di Canada e Stati Uniti. Il “dipolo Artico” negativo in atto sopra il mar Glaciale Artico, con la struttura del vortice polare “coricata” verso l’Arcipelago Artico canadese, nei prossimi giorni deporrà a favore per lo sviluppo di importanti ondate di freddo sul continente nord-americano che interesseranno principalmente il Canada e la parte centro-orientale degli Stati Uniti. Parte di quel serbatoio di aria particolarmente gelida, d’estrazione artica, accumulatosi fra l’Arcipelago Artico canadese, i Territori del Nord-Ovest e la baia di Hudson, nel corso della prossima settimana tenderà gradualmente a scivolare verso il Canada orientale e gli stati orientali degli USA, causando una intensa avvezione di aria artica capace di scivolare fino all’Alabama, Georgia e nord della Florida.

Rnamavn901Come evidenziato dai principali simulatori numerici già dall’inizio della nuova settimana questa massa di aria gelida, ora accasata fra l’Arcipelago Artico canadese e la baia di Hudson, comincerà gradualmente a muoversi verso il Canada e il nord degli Stati Uniti, determinando un brusco raffreddamento e l’avvento di nevicate, anche particolarmente intense, che ammanteranno di neve fresca il Middle East e gli stati che si affacciano sull’area dei Grandi Laghi.

Le masse d’aria piuttosto gelide, d’estrazione artica (provenienti direttamente dal mar Glaciale Artico), scivolando lungo il bordo più orientale di un promontorio anticiclonico di blocco che si verrà a costruire davanti la West Coast nord americana, lungo il Pacifico nord-orientale, scivolerà sugli stati canadesi del Manitoba, Ontario e Quèbec, per poi sfondare fino al nord degli USA tramite l’inserimento di una sostenuta e fredda ventilazione da O-NO e NO che dal North Dakota si spingerà fino alla regione dei Grandi Laghi, invadendo anche parte degli States centro-orientali.

L’aria molto gelida, di origine artica, interesserà più da vicino il territorio canadese, in particolare gli stati del Manitoba e dell’Ontario, dove i termometri subiranno un drastico tracollo, fino a sfondare il muro dei -30°C -35°C. Una parte di quest’aria gelida nel corso della giornata di mercoledì si verserà anche sul nord degli Stati Uniti, investendo il North Dakota, South Dakota, Wisconsin, Minnesota e Michigan, dove i termometri potranno scendere sotto i -15°C -20°C, con picchi prossimi ai -25°C -26°C. In modo particolare fra il Minnesota e il Wisconsin, dove fra mercoledì e la giornata di giovedì, con lo scivolamento del nucleo di aria molto gelida, caratterizzato da isoterme prossime ai -24°C -25°C alla quota di 850 hpa (circa 1300 metri), le temperature potrebbero avvicinarsi alla soglia dei -30°C.

Ma da mercoledì, con lo scivolamento dell’aria artica verso il Middle East, temperature molto basse, anche se lontani dai valori eccezionali delle grandi ondate di gelo avvenute in passato, si registreranno anche fra l’Illinois, Iowa, Ohio, Indiana, West Virginia, Pennsylvania e stato di New York, dove i termometri scenderanno sotto i -10°C -15°C. Le masse d’aria artiche, discendenti dall’Artico canadese, scivolando in direzione degli Stati Uniti centrali andranno ad alimentare un esteso sistema frontale, a prevalente carattere freddo, che dagli USA centro-meridionali si spingerà verso l’East Coast, sotto la spinta di un impetuoso flusso nord-occidentale, particolarmente attivo nella media troposfera.

Questo sistema frontale scorrerà lungo la linea di demarcazione fra l’aria gelida d’estrazione artico canadese, che affonda verso gli USA centrali, e le masse d’aria più tiepide e umide, di origine sub-tropicale marittima, che dal Golfo del Messico saliranno verso la Florida e gli States sud-orientale, attraverso una moderata ventilazione sud-occidentale. Il notevolissimo “gradiente termico orizzontale” fra le differenti masse d’aria agevolerà lo sviluppo di un complesso e ampio sistema frontale che arrecherà forti rovesci e temporali, anche di moderata intensità, fra Mississippi, Alabama, Georgia e nord della Florida.

Mentre poco più a nord, a causa dell’affondo delle masse d’aria molto fredde dall’Artico canadese, nevicate diffuse e possibili rovesci nevosi interesseranno svariati stati, dal Minnesota, all’Illinois e all’Iowa, fino al Missouri, Kentucky, Arkansas, Tennessee, nord dell’Alabama e della Georgia. L’aria gelida che scivolerà verso il sud-est degli States in seguito penetrerà fino allo stato del Mississippi, Alabama, Georgia e nord della Florida, determinando un drastico abbassamento dello “zero termico” fino a livello del piano, rendendo le eventuali precipitazioni a prevalente carattere nevoso.

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