Il Carnevale di Viareggio, uno degli eventi più spettacolari al mondo

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Un Carnevale dalla forte vocazione satirica è il Carnevale di Viareggio, nato il 24 febbraio 1873, il giorno del Martedì grasso, dall’idea di alcuni giovani della “Viareggio bene” di allora che frequentavano il caffè del Casinò. Furono loro gli organizzatori della prima sfilata di carrozze, trainate da buoi e addobbate da fiori. Da quel primo nucleo si è sviluppato il Carnevale di Viareggio come noi lo conosciamo, tra gli eventi più spettacolari al mondo. Di lì a poco, infatti, sarebbe divenuto uno dei simboli della città. Già a fine secolo, le carrozze vennero sostituite dai carri trionfali, montati dagli operai dei cantieri navali, addobbati e decorati da scultori locali. Sin da subito era chiaro l’intento allegorico dei carri, volti a deridere politici, usi e costumi della vita italiana, sfogando i malumori popolari con il consenso delle autorità e dei governanti.

Anche questo celebre Carnevale ha dovuto scontrarsi con le guerre mondiali. Col declino della belle époque e l’irreparabile perdita di tanti giovani, mandati al fronte nella Prima Guerra Mondiale, infatti, sembrò essere arrivato al tramonto, invece, nel 1921, le sfilate ripresero lungo un nuovo scenario, l’ampia passeggiata lungomare, permettendo anche di realizzare nuovi effetti scenici e carri più grandi.Quattro anni più tardi, nel 1925, venne introdotta la cartapesta, un impasto di acqua, colla, gesso e carta, molto leggero e adatto a modellare forme mobili da montare sui carri.

Dopo una seconda interruzione, causata dal nuovo conflitto mondiale, il Carnevale riprese nuovamente con alcune significative novità. Dagli anni Cinquanta viene trasmesso in diretta nazionale e poi in Eurovisione. Ben presto ai buoi si sostituiscono i trattori, ma quello che non cambia assolutamente è la costruzione artigianale delle figure: caricature, immagini e fantocci che sfilano ancora ogni anno per le vie di Viareggio, colorando il Carnevale con la loro allegria e la loro impudenza.

La maschera simbolo di Viareggio è Burlamacco, risalente al 1930, ideata da Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista. Essa apparve nel manifesto del 1931, sullo sfondo dei moli protesi sul mare, in compagnia di Ondina, bagnante simbolo della stagione estiva. Prendendo spunto dalle maschere della Commedia dell’Arte e disegnandola in chiave futurista, Bonetti volle riassumere nella maschera i due momenti clou della vita della città di Viareggio: l’estate, con i colori bianco e rosso tipici degli ombrelloni sulle spiagge negli anni Trenta, e il Carnevale.

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