La NASA fa sapere che ad appena O,4 secondi dallo storico rilevamento delle onde gravitazionali dello scorso 14 settembre, il telescopio a raggi gamma Fermi ha registrato una possibile sorgente di raggi gamma che potrebbe essere correlata all’evento di coalescenza di due buchi neri.
Fermi riesce a scandagliare simultaneamente il 70% del cielo ed osservando l’universo delle alte energie è ora impiegato anche per la ricerca di controparti elettromagnetiche delle onde gravitazionali.
La questione è capire se il segnale captato da Fermi nella banda gamma, appena 0,4 secondi dopo la rilevazione del passaggio dell’onda gravitazionale da parte di LIGO, è correlato ed è all’origine dell’onda gravitazionale stessa.
Gli scienziati del team LIGO-Virgo hanno posto l’origine dell’onda gravitazionale a 1.3 miliardi di anni luce da noi, ad opera della coalescenza di due buchi neri.
cui è passata l’onda, con un’approssimazione di 10-17 : è interessante notare come 0,4 secondi sia esattamente la 10-17 parte di 1,3 miliardi di anni. Questa strana coincidenza sembra rafforzare l’ipotesi che la fonte che ha originato l’onda gravitazionale ed il lampo gamma sia la stessa.
Ma gli astronomi sono perplessi su due punti in particolare.
Innanzi tutto la presenza di una controparte elettromagnetica per un evento di coalescenza di due buchi neri di taglia stellare non è prevista dalla teoria poichè non si svilupperebbero due dischi di accrescimento: l’emissione di radiazione in questo caso avviene quando la materia del disco, sottoposta a condizioni estreme, precipita nel buco nero.
In secondo luogo il tipo di segnale ricevuto da Fermi. Si tratta di un lampo gamma breve, ovvero quella particolare tipologia di emissioni prodotte dalla coalescenza di un sistema binario composto da due stelle di neutroni o da una stella di neutroni ed un buco nero.
La comunità astronomica è in fermento e determinata a scoprire se la teoria deve essere rivista o se i due eventi registrati sono indipendenti e capitati casualmente quasi in contemporanea.