Il rover Opportunity della NASA macina chilometri su Marte da oltre 12 anni, ben oltre i 3 mesi di vita previsti, superando ostacoli di ogni tipo ed infrangendo ogni tipo di record riguardante una sonda ammartata sul pianeta.
Ma il lavoro richiesto al rover, che gode attualmente di una discreta salute, non diminuisce certo con l’avanzare dell’età: gli è stato richiesto infatti di affrontare una salita con pendenza di 30° per raggiungere un luogo che incuriosisce gli scienziati.
Il compito di Opportunity per questo mese è quello di studiare le rocce alterate chimicamente dall’acqua che scorreva in quantità miliardi di anni fa sul pianeta.
Il Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars (CRISM), a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter, ha individuato delle rocce rossastre che contrastano con il marrone del substrato su cui si trovano. Le rocce rossastre definiscono quella che è stata battezzata “zona rossa” ed è il luogo dove si sta dirigendo Opportunity.
L’area di interesse si trova presso il Knudsen Ridge, in cima al fianco meridionale della Marathon Valley che si apre sul bordo occidentale del cratere Endeavour. La sonda Mars Reconnaissance Orbiter ha analizzato l’area dallo spazio, rilevando una concentrazione di minerali argillosi che si formano solo in presenza di acqua.
Opportunity ha cominciato a scalare il pendio alla fine di gennaio, procedendo con estrema cautela e studiando ogni mossa per minimizzare i rischi e lo spreco di energia. Si tratta dell’ostacolo più difficile da superare dal suo arrivo su Marte nel 2004.
L’area in cui si trova il rover porta il nome dell’astrofisico e planetologo Jens Martin Knudsen (1930-2005), uno dei padri di Opportunity e Spirit.