Le onde gravitazionali sono state un ‘frutto spontaneo’ della teoria della relatività di Albert Einstein: ”formulando la sua equazione, un secolo fa, Einstein pensava alla gravità non più come ad una forza, ma come una caratteristica dello spazio-tempo ed ha trovato la soluzione dell’equazione nelle onde gravitazionali”, spiega Pia Astone, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e fra i sei fisici che hanno redatto l’articolo sulla scoperta delle onde gravitazionali. Così come si mettono in relazione un campo elettromagnetico con l’esistenza di onde elettromagnetiche, Einstein indicava la possibilità di fare lo stesso con mettendo in relazione il campo gravitazionale con le onde gravitazionali. “Tuttavia – osserva la ricercatrice – per un molto tempo le onde gravitazionali sono state considerate solo un fenomeno matematico“. Quando, poi, Einstein ha fatto i calcoli basandosi sulla sua equazione ha avuto come risultato una quantità di energia irradiata così bassa da considerare le onde gravitazionali impossibili da misurare. La vera caccia alle onde gravitazionali cominciò solo negli anni ’60, quando l’americano Joseph Weber cominciò a costruire uno strumento per rilevarle e altri due americani, Russell Hulse e Joseph Taylor, hanno avuto la prima conferma indiretta di onde gravitazionali emesse da una pulsar.
Onde gravitazionali, i documenti originali degli studi di Einstein [FOTO]
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