Gli uomini che soffrono di disfunzione erettile sono più soggetti al rischio di diabete e infarto. La conferma arriva da Abano Terme dove sono riuniti, in un congresso nazionale presieduto da Carlo Foresta e Andrea Lenzi, endocrinologi delle Università di Padova e Sapienza di Roma, specialisti andrologi, cardiologi e diabetologi. “In Italia ben 3 milioni di uomini soffrono di disfunzione erettile, ma soltanto pochi affrontano con i medici specialisti il problema che è alla base di questo sintomo. La disfunzione erettile è infatti segno di molte patologie, quali l’ipertensione, il diabete, l’aterosclerosi, le cardiopatie, l’obesità e la sindrome metabolica“, ricordano gli esperti in una nota. Presso l’Unità operativa complessa di Andrologia e medicina della riproduzione dell’Azienda ospedaliera Università di Padova diretta da Foresta, negli ultimi anni è stata valutata la relazione tra malattie cardiovascolari, metaboliche e disfunzione erettile. La presenza del sintomo disfunzione erettile nei pazienti con patologie cardiovascolari e metaboliche è oggetto di grande discussione da parte dei clinici convenuti al congresso di Abano, perché può esprimere il primo segno di patologie cardiovascolari o un segnale di aggravamento di queste malattie se già in atto. Pertanto, questi pazienti vengono considerati “a rischio“. Gli specialisti hanno anche considerato con molta attenzione il significato della comparsa della disfunzione erettile come primo segno di patologia cardiovascolare o metabolica non ancora evidenti. Il consiglio, per i 3 milioni di uomini che soffrono di disfunzione erettile, è quello di rivolgersi ad un medico per scongiurare eventuale rischi.
Sesso: disfunzione erettile associata a rischi di diabete e infarto
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