Siccità: in Sardegna la situazione resta critica

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La situazione resta critica negli invasi della Sardegna che non esce dall’emergenza idrica, anche se pioggia e neve delle scorse settimane hanno riportato i livelli dei bacini quasi a quelli di un anno fa. Diversi sistemi idrici restano, però, sotto il 50% di capacità: è il caso del Sulcis, del Coghinas e del Liscia. Secondo i dati pubblicati dall’Autorità di Bacino, che effettua il monitoraggio ogni mese, su una capacità massima di 1.799,33 milioni di metri cubi di acqua se ne contano 1.007,12 mln con una disponibilità del 55,9%, rispetto ai 996,51 mln di mc, pari al 55,4%, di fine dicembre 2015. A gennaio 2015 si arrivava al 56,4% con 1.017, 25 mln di metri cubi. Sulla base di questa situazione restano in vigore le limitazioni nell’erogazione dell’acqua soprattutto nel Nord Sardegna.

sardegna_mappaIn particolare l’invaso di Sos Canales è praticamente vuoto con solo lo 0,02 milioni mc di volume disponibile su 3,6 mln di capacità massima. Diventa critica anche la situazione nel Sulcis, dove su 75,4 mln di mc se ne contano solo 36,9 mln cioè il 48,8%, mentre a fine dicembre l’asticella sfiorava il 51%. Quasi invariati i livelli nel sistema idrico integrato del Flumendosa Campidano e Cixerri con 381 mln di metri cubi su 675,7 mln di capacità massima: si passa dal 56,7% del dicembre 2015 al 56,4% di gennaio 2016, con una situazione migliore nel Simbirizzi e peggiore per il Flumineddu. Salgono, rispetto alle rilevazioni di dicembre, i livelli negli altri sistemi idrici dell’Isola: nel Tirso si passa dal 68,4% al 69,5% di gennaio 2016 (323,73 mln di mc su 465,4 mln di capacità massima); negli invasi del Coghinas, Mannu e Tirso si registra un punto percentuale in più passando dal 43,5% al 44,6% (167,7 mln di mc su 376,1 mln di mc); nel Lisca si va dal 33,7% al 35,4% (36,8 mln di mc su 104 mln); nel Posada Cedrino si supera il 51% mentre a dicembre si arrivava al 44% della capacità invasata (21,1 mln di mc su 41 mln); nel sistema Sud Orientale il livello supera il 64% mentre si attestava sul 63% a dicembre 2015 (oggi ci sono 39,7 mln di metri cubi su 61,4 mln di capacità massima).

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