Spazio: è il momento di dire addio, “poca speranza” per il lander Philae

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E’ il momento di dire addio a Philae: “C’è davvero poca speranza di ottenere ancora un segnale dal lander“, ha dichiarato Stephan Ulamec del Centro aerospaziale tedesco DLR, direttore del progetto. “Le possibilità che Philae riesca a contattare il team presso il nostro centro di controllo sono, purtroppo, sempre più vicine allo zero. Sarebbe molto sorprendente se dovessimo ricevere nuovamente un segnale“.

Gli scienziati hanno ormai perso le speranze: potrebbero a breve interrompere le comunicazioni con il lander atterrato il 12 novembre 2014 sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, indissolubilmente legata alla sonda Rosetta. Non si hanno notizie di Philae dal 9 luglio 2015.

Secondo il DLR, probabilmente la sonda è stata coperta dalla polvere della cometa, che avrebbe oscurato i pannelli solari destinati all’alimentazione della batteria. “Abbiamo ancora i ricevitori accesi, non li spegneremo di certo, però bisogna essere onesti e realistici: è veramente poco probabile che sentiremo ancora qualcosa“. Il problema è nato dall’atterraggio iniziale di Philae, irregolare rispetto alle previsioni: è rimbalzato più volte sulla superficie della cometa prima di finire in un angolo in ombra. Nel gennaio di quest’anno, i controllori di terra hanno inviato dei comandi perché girasse il suo asse, nella speranza che ciò potesse scuotere la polvere dai pannelli solari e per permettere un miglior allineamento del robot con il Sole in modo da ricaricare la batteria, ma il tentativo è fallito.

Dal canto suo, Rosetta continuerà le sue osservazioni fino a settembre, quando effettuerà un atterraggio controllato sulla “sua” cometa e raggiungerà Philae.

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