Spazio: Voyager 1 supera i 20 miliardi di km dal Sole

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La sonda, lanciata il 5 settembre 1977 da Cape Canaveral, è ormai il primo avamposto dell’umanità nello spazio profondo.
Da anni è il manufatto umano più lontano dalla Terra e porta con sé un riassunto di ciò che siamo e pensiamo come specie, stampato un un disco d’oro.

Dopo aver concluso la sua missione principale nel sistema planetario, la sonda ha preso il largo verso i confini del sistema solare. Alla fine del 2004 Voyager 1 oltrepassa il termination shock, là dove la velocità delle particelle del vento solare scende sotto la velocità del suono.

Nell’agosto 2012 la sonda si sarebbe immessa in una sorta di autostrada magnetica, un area di transizione tra il campo magnetico solare e quello interstellare.
Il 25 agosto 2012, a quasi 35 anni dal lancio e con la strumentazione di bordo ancora attiva, gli scienziati hanno decretato l’ingresso della sonda nello spazio interstellare. Lo storico traguardo è stato determinato analizzando i nuovi segnali captati dalla sonda che si trovava a circa 121 UA dal Sole: il più importante dei quali mostrava l’azzeramento dei raggi cosmici prodotti dal Sole.

Recentemente la sonda ha polverizzato la distanza record di 20 miliardi di km dal Sole (134 UA), raggiunta in 39 anni di viaggio nel sistema solare. La sonda comunica ancora con la Terra, ma è talmente distante che i segnali (che viaggiano alla velocità della luce) impiegano ben 19 ore a raggiungerci!

La conversazione tra la Terra e la sonda dovrebbe resistere almeno fino al 2017, anno della presunta avaria dell’ultimo giroscopio funzionante della sonda che permette di mantenere l’antenna puntata verso il nostro pianeta. La batteria nucleare a bordo della sonda le permetterà di funzionare comunque fino al 2025, ma ora di allora la comunicazione con la Voyager 1 sarà improbabile.

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