Sono almeno 9 mesi che la Placca Indiana continua a generare forti scosse lungo le profonde linee di faglia che attraversano i confini indiani con il Pakistan, l’Afghanistan, il Tibet, il Nepal e il Myanmar. Comincia tutto con il violento terremoto di magnitudo 7.8 che colpisce l’intera Valle di Kathmandu il 25 Aprile 2015. Da allora pochi sono stati i momenti in cui i confini indiani hanno smesso di tremare. Il 12 Maggio un altro forte sisma di magnitudo 7.4 colpisce ancora una volta il Nepal, provocando altre vittime e devastazioni. La sequenza sismica non si è ancora esaurita, tant’è vero che pochi giorni fa una forte scossa di magnitudo 5.5 è stata ampiamente risentita nella capitale del Paese.
Tuttavia, per quanto la scossa in Nepal sia stata la più dannosa e la più mortale del 2015, con circa 10.000 vittime totali, e il peggior sisma dal violentissimo terremoto di magnitudo 9 che l’11 Marzo 2011 colpì il Giappone, non è stato l’unico evento generato dalla spinta dell’India verso la Placca Eurasiatica. Dopo le innumerevoli scosse di assestamento susseguenti al terremoto in Nepal, il 26 Ottobre un altro violentissimo sisma stravolge l’Afghanistan. L’evento, con una magnitudo di 7.5 colpisce il Paese, provocando almeno 400 vittime e gravi danni e disagi anche nelle province dell’India del Nord.
Il 28 Giugno una scossa di magnitudo 5.6 provoca il ferimento, per fortuna non grave, di tre persone, nella provincia di Assam, al confine con il Tibet, teatro di grandi terremoti storici.
Il 7 Dicembre un’altra fortissima scossa di magnitudo 7.2 colpisce il Tajikistan, fortunatamente senza provocare l’ennesima strage. Vengono segnalati crolli e la distruzione di almeno 500 abitazioni, nonché alcune isolate vittime.
Il 25 Dicembre una forte scossa di assestamento del terremoto in Afghanistan genera altri danni nel Paese e la morte di altre 4 persone, nonché il ferimento di 12 studenti, immediatamente ricoverati.
L’ultimo evento da attribuirsi allo scontro fra la Placca Indiana e la Placca Eurasiatica è quello che il 3 Gennaio 2016 ha colpito con violenza il nordest dell’India, nello stato federato del Manipur. L’evento di magnitudo 6.7 ha creato enormi danni alla capitale Imphal, generato crolli estesi nelle zone più prossime all’epicentro e provocato almeno 11 vittime.
Negli ultimi giorni ha cominciato a tremare anche l’Himachal Pradesh, a sudest dell’Afghanistan. La prima scossa di magnitudo 4.5 si è verificata il 4 Febbraio a 50 chilometri di profondità, mentre la seconda è avvenuta oggi, alle 16,13 (ora italiana), a 46 chilometri di profondità e con una magnitudo di 4.5. La zona è molto soggetta a terremoti di forte intensità. Il 4 Aprile 1905 un violentissimo sisma di magnitudo 7.8 colpì l’area, radendo al suolo interi villaggi e provocando circa 20.000 vittime.