Terremoto 5.8 Christchurch: continuano le scosse di assestamento

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Dopo la forte scossa di magnitudo 5.8 che ha colpito al largo della città di Christchurch, Nuova Zelanda, il 14 Febbraio 2016, nelle prime ore di oggi si è verificata una scossa di assestamento. Secondo l’EMSC il terremoto, di magnitudo 4.3, si è prodotto ad una profondità di 11 chilometri nello stesso identico punto in cui si era verificata la scossa principale. L’evento è stato naturalmente avvertito a Christchurch, posta soltanto 18 chilometri ad O rispetto all’epicentro del sisma. Questa è la prima scossa di magnitudo superiore a 4 verificatasi conseguentemente al terremoto principale del 14 Febbraio, anche se si sono registrate scosse di assestamento minori, comprese fra magnitudo 3 e 3.9.

assestamento Nuova ZelandaL’evento di magnitudo 5.8, che fortunatamente non ha generato gravi danni, fa parte della consueta attività sismica a cui entrambe le isole principali della Nuova Zelanda sono sottoposte. Il territorio neozelandese è particolarmente soggetto ad eventi tellurici anche molto intensi, poiché attraversato da sistemi di faglie molto complessi e articolati. Infatti, se i terremoti che si verificano ad est dell’isola Settentrionale e nella porzione sudoccidentale dell’isola Meridionale sono prodotti dal meccanismo di subduzione fra la Placca del Pacifico che s’insinua sotto la Placca Australiana, i terremoti che colpiscono la zona centrosettentrionale dell’Isola Meridionale sono provocati da movimenti di faglia trascorrenti, quindi, in genere, non così forti come quelli provocati dal meccanismo di subduzione.

Quindi, presumibilmente, il terremoto verificatosi al largo di Christchurch il 14 Febbraio 2016, il 21 Febbraio 2011 e nel Settembre del 2010, sono generati dallo stesso tipo di sorgente sismotettonica. I terremoti più forti possibili in Nuova Zelanda avvengono invece lungo i margini delle zone di subduzione e possono raggiungere intensità molto elevate, fino a magnitudo 8, soprattutto lungo le Alpi Neozelandesi.

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