A seguito del violento terremoto di magnitudo 6.7 che il 3 Gennaio 2016 ha colpito lo stato federato indiano del Manipur, nella parte più orientale dell’India, continua a scricchiolare l’intera faglia di Sagaing. Questa faglia molto attiva è generata dalla spinta della Placca Indiana verso lo Stato del Myanmar, ad una velocità di 18 millimetri l’anno. Nel contempo la Placca Indiana preme verso nordest, contro il Tibet, determinando la faglia Karakorum, all’origine del violento terremoto del Nepal che l’anno scorso ha causato circa 10.000 vittime. Queste due faglie finiscono per incontrarsi nella regione dell’Assam, dove abbiamo testimonianza, infatti, dei più violenti terremoti mai avvenuti fra India e Cina, l’ultimo di magnitudo 8.6 nel 1950.
Ieri sono stati registrati 2 eventi lungo la faglia che ricalca i confini fra India e Myanmar. La prima scossa, di magnitudo 3.8 è stata registrata alle 00,48 (ora locale) ad una distanza di 61 chilometri a S di Chur?ch?ndpur, città che ospita quasi 50.000 abitanti, non molto lontana da Imphal, capitale del Manipur, gravemente danneggiata dal terremoto di inizio anno. L’ipocentro del sisma è stato rilevato a 111 chilometri di profondità. L’evento è stato seguito da un’altra scossa di magnitudo 3.7, questa volta avvenuta ad Assam, a 33 chilometri a SO di Bok?kh?t, con ipocentro a 33 chilometri di profondità.