Come era stato anticipato già dopo il primo terremoto di magnitudo 6.3, verificatosi al largo delle coste marocchine alle 5,22 (ora locale) del 25 Gennaio 2016, effettivamente si sono verificate molte scosse di assestamento anche di forte intensità. Le ultime si sono verificate oggi e sono sempre generate dallo stesso meccanismo focale che ha scatenato l’evento principale. Questi terremoti sono frequenti nella zona, dove l’angolo di rotazione e la velocità di deformazione della crosta terrestre, dati dalla spinta della Placca Africana contro la Placca Eurasiatica, hanno indici più elevati rispetto ad altri margini di contatto fra le due placche.
Pochi minuti fa, precisamente alle 11,12 (ora locale), si è verificata una scossa di magnitudo 4 al largo delle Coste Marocchine, più dettagliatamente ad una distanza di 54 chilometri a NO di Al Hoceima, con ipocentro a soli 10 chilometri di profondità. L’evento è stato preceduto da un sisma di magnitudo 4,6, alle ore 9,46 (ora locale). Entrambe le scosse sono state nettamente avvertite dalla popolazione, anche sulle coste spagnole, ma sopratutto su quelle nordafricane fra Melilla e Al Hoceima, città che avevano subito i maggiori danni causati dall’evento di magnitudo 6.3 del 25 Gennaio 2016.