La comunità scientifica è in fermento e le correnti di pensiero sono alquanto differenti. Una sentenza destinata a far discutere condanna uno dei prodotti più utilizzati di sempre, soprattutto per i bambini. Il talco della Johnson & Johnson è stato individuato come la causa di morte di una 62enne statunitense, Jackie Fox, uccisa circa un anno fa da un cancro alle ovaie. E ora una giuria del Missouri ha condannato la multinazionale americana a pagare un risarcimento di 72 milioni di dollari alla famiglia. I medici che avevano in cura la donna hanno indicato proprio il talco J&J Baby Powder come causa del tumore alle ovaie. Il prodotto era stato utilizzato dalla donna per più di 30 anni. Il verdetto è il primo nel suo genere, ma sempre negli Stati Uniti ci sono ancora altre 1.200 cause simili pendenti.
Gli avvocati della famiglia Fox sono convinti che il gruppo J&J fosse a conoscenza dei rischi di cancro legati al prodotto già dagli anni ’90, e non solo non avrebbe informato i consumatori, ma non avrebbe nemmeno cambiato nulla nella formulazione del proprio talco. Nonostante ciò la società ha deciso che ricorrerà in appello. “Non abbiamo responsabilità maggiori di quella della salute e della sicurezza dei consumatori, e siamo rammaricati dall’esito del processo“, ha commentato un portavoce della Johnson & Johnson. “Simpatizziamo con la famiglia ricorrente, ma crediamo fermamente che la sicurezza del talco cosmetico sia sostenuta da decenni di prove scientifiche“, ha aggiunto.
Sul caso è intervenuta anche la International Agency for Research on Cancer che ha classificando il talco, in generale, usato sui genitali come “possibile carcinogeno“. E’ proprio il talco in quanto minerale, infatti, che nella sua forma naturale contiene l’asbesto, ovvero amianto, un minerale cancerogeno. E proprio per questo, già dal 1970, è presente sul mercato il talco ‘asbestos-free‘. Per Leonardo Celleno, Direttore del Centro di ricerche cosmetologiche dell’Università Cattolica di Roma, al talco non si possono imputare tutte queste “colpe”: “Lo ritengo molto, molto improbabile. E’ il primo caso che sento in assoluto, rimango perplesso“. Ciò che sembra “esagerato”, per l’esperto, è che il semplice contatto, da solo, possa causare un cancro.