Il 26 Marzo del 1924 una forte scossa di magnitudo pari a 5.2 ha colpito, secondo fonti storiche, la cittadina di Vipiteno, in Provincia di Bolzano, nell’Alto Adige. Il sisma, di moderata intensità, raggiunse il VII grado della scala Mercalli, provocando lievi danni ad alcune strutture locali, tuttavia senza causare vittime. Lo sconcerto fra la popolazione fu molto, non essendo abituata a fenomeni di tale rilevanza, in virtù del fatto che il territorio altoatesino è considerato praticamente a bassissimo rischio sismico.
In verità, però, sono diverse le scosse che periodicamente colpiscono il territorio, l’ultima rilevante è stata quella verificatasi il 17 Luglio 2001, quando un evento di magnitudo 5.3 della scala Richter colpì Merano, provocando 4 vittime e diversi feriti, nonché danni alle strutture locali, pur se abbastanza contenuti, e diverse frane. Antonio Rovelli dell’INGV spiegò, subito dopo quel terremoto, che sismi del genere sono in linea con la normale attività geotettonica dell’arco alpino, che si ripetono a circa 40 anni di distanza gli uni dagli altri. Fortunatamente il territorio, costituito più che altro da un suolo roccioso, attutisce gli effetti dei terremoti in superficie, mentre in pianura avviene esattamente il contrario. Per questo il rischio sismico in Alto Adige rimane comunque veramente basso.