Il 4 Marzo 1977, quindi precisamente 39 anni fa, un violento terremoto colpì duramente l’area della Vrancea, uno dei 41 distretti della Romania. L’evento fu molto potente, di magnitudo 7.2. La terra cominciò a tremare alle 20,21 (ora italiana) e scosse con particolare virulenza la capitale, Bucarest. La città subì gravi perdite materiali e umane, infatti nel crollo degli edifici del centro rimasero uccise almeno 1.424 persone delle 1.578 che persero la vita in tutta la Romania. 11.221 i feriti nel Paese più duramente colpito. Le onde sismiche si propagarono intensamente fino in Bulgaria, dove si contarono ingenti danni, 120 vittime e 165 feriti. Anche in Moldavia vi furono 2 vittime e gravi danneggiamenti, soprattutto nelle abitazioni più vecchie. Il sisma fu nettamente avvertito anche in gran parte dell’Ucraina, ma senza provocare particolari disagi.
La zona della Vrancea è sicuramente l’area più sismicamente attiva di tutta la Romania. Qui sono documentati diversi eventi storici particolarmente devastanti, alcuni dei quali sembrano essere fra i più forti mai registrati nel Vecchio Continente. La particolarità di questi eventi, abbastanza regolari nella regione, è la profondità a cui essi si verificano. Infatti i terremoti più violenti avvenuti sotto le montagne della Vrancea hanno avuto il loro ipocentro fra gli 80 chilometri e i 150 chilometri di profondità, e proprio per questo motivo possono essere avvertiti a grande distanza. Nel 1977 la rottura della faglia fu rilevata a circa 94 chilometri di profondità. Il 10 Novembre 1940 la più violenta scossa che abbia colpito la Romania nel Novecento, di magnitudo 7.7, fu avvertita fino in Grecia e in Italia.