L’Europa è pronta a raggiungere Marte: al via oggi la missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea e dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, con grande protagonista anche l’Agenzia Spaziale Italiana, l’industria nazionale Thales Alenia Space ed il Gruppo Finmeccanica. Il lancio è previsto dalla base spaziale di Bajkonour è alle 10.31 ora italiana ed a portare in orbita la prima navicella europea diretta sul pianeta rosso sarà un razzo Proton M.
La missione ExoMars raccoglie una grande sfida in campo scientifico e per farlo racchiude in sé lo sviluppo di tutta una serie di tecnologie che sono state sviluppate ed applicate in diversi ambiti della ricerca spaziale ma che mai prima di ora sono stati condensati in una unica missione.
Una missione, due fasi
Nella prima fase, che inizia oggi, una sonda (TGO) resterà nell’orbita di Marte per indagare la presenza di metano e altri gas presenti nell’atmosfera, possibili indizi di una presenza di vita attiva, mentre un modulo (EDM) denominato Schiaparelli contenente la stazione meteo (Dreams) ed altri strumenti, atterrerà su Marte. Nella seconda parte della missione, che prenderà invece il via nel maggio 2018, l’obiettivo è portare sul Pianeta Rosso un innovativo rover capace di muoversi e dotato di strumenti per penetrarne ed analizzarne il suolo.
Il 21 ottobre 2015 l’ESA ha annunciato la scelta del primo candidato per il landing del 2018. Si tratta di Oxia Planum, selezionato all’interno di una rosa di quattro siti.
Obiettivi scientifici
ExoMars è stato concepito e realizzato con l’obiettivo principale di acquisire e dimostrare la capacità autonoma europea di eseguire un atterraggio controllato sulla superficie marziana, operare sul suolo marziano in mobilità di superficie, accedere al sottosuolo per prelevarne campioni e analizzarli in situ. Nello specifico, la missione indagherà le tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente marziano e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per le future missioni umane.
Perché andare su Marte?
Per effettuare ricerche di Exobiologia, per studiare l’origine, sviluppo e distribuzione della vita nell’universo, ma soprattutto per confermare definitivamente la presenza di vita sul Pianeta Rosso. E’ questa infatti una delle questioni scientifiche più fondamentali dei nostri tempi. Le risposte vanno cercate nello studio dell’atmosfera del pianeta, nella sua struttura interna, nella distribuzione del ghiaccio e dei minerali sulla superficie e nello strato immediatamente inferiore del suolo di Marte. ExoMars sarà perfettamente in grado di provare in-situ nuove tecnologie necessarie per aprire la strada a future missioni di esplorazione.
Ecco di seguito la diretta in live streaming dell’ESA, che avrà inizio alle 09:30 ora italiana.