E’ molto probabile che l’Italia frani a causa della perdita del 15% delle campagne avvenuto negli ultimi 20 anni per effetto delle cementificazione e dell’abbandono provocato da un modello di sviluppo sbagliato, che ha causato la scomparsa di 2,6 milioni di ettari di terra coltivata. A dichiararlo è un’analisi Coldiretti durante la presentazione del rapporto Ispra sul “Dissesto idrogeologico in Italia“. Un territorio grande come la Lombardia è stato sottratto all’agricoltura, che interessa una superficie di 12,4 milioni di ettari. Ogni giorno, secondo la Coldiretti, sparisce la terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio e quella disponibile non riesce ad assorbire la pioggia e l’acqua che è caduta in modo violento a causa degli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici.
Il risultato è che in Italia sono oltre 7 milioni le persone esposte al rischio frane e alluvioni. Per proteggere il territorio è necessario difendere soprattutto il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città fino all’abbandono delle aree marginali.